Manlio Messina rompe gli indugi su Facebook. L’ex FdI, che Musumeci ha invitato a ripensarci (lasciò il gruppo parlamentare alla Camera accusando il partito di non difenderlo di fronte alle illazioni dei media), è intervenuto a gamba tesa su Renato Schifani. Un tackle accolto con giubilo anche da Ismaele La Vardera (“Benvenuto all’opposizione”, è stato il commento dell’ex Iena). Ma veniamo ai fatti. A finire nel mirino di Messina sono state poche e innocue dichiarazioni di Schifani rispetto al report Movimpresa, diffuso lunedì da Unioncamere e Infocamere, da cui si evincono perfomance della Sicilia superiori alla media nazionale.
«Ancora una volta un soggetto terzo rispetto alla Regione siciliana, Unioncamere, certifica i robusti segnali di crescita economica e sviluppo in Sicilia, con il saldo delle imprese positivo e superiore alla media nazionale. Ottimo il dato di Ragusa, che supera Roma e Milano e si colloca prima nella classifica delle nuove imprese», aveva scritto Schifani.
La replica, ponderata e decisa, si è manifestata nel cuore del pomeriggio: “Schifani continua a beneficiare del lavoro fatto dal Governo Musumeci – ha esordito Messina -. Continua a vantarsi degli ottimi risultati della Sicilia, di cui siamo tutti felici, ma forse credendo che i siciliani abbiano l’anello al naso e non capiscano che questi dati economici non possono essere il frutto di qualche anno di “lavoro”. Ad oggi – ed è qui che l’attacco diventa tagliente – oltre ai 300 mila euro dati alla società Trapani calcio, che ha come consulente l’avvocato Schifani (suo figlio), non vedo nulla di strategico anzi, si rischia di tornare ancora una volta indietro. Speriamo che il Presidente Schifani possa trovare in questi due ultimi anni la spinta per trovare soluzioni davvero utili alla nostra terra diversamente lasci a chi ha più energia di lui”.
Nel terzo trimestre di quest’anno, Movimprese segnala la nascita di 5.211 nuove imprese con un aumento dell’1,12%, a fronte 3.101 cessazioni, con un saldo positivo pari a 2.110 aziende. Ma questo è solo un dettaglio rispetto al fronte che si è aperto tra il governatore e l’ex assessore regionale al Turismo. I due si erano beccati pesantemente dopo la vicenda Cannes – quando Schifani ritirò in autotutela l’affidamento diretto ad Absolute Blue per quasi 4 milioni – ma oggi, viste le posizioni reciproche, ha tutto un altro sapore.