Renato Schifani si gode gli applausi: per contrastare il caro voli ha messo sul piatto 28 milioni di euro e i giornali gli hanno subito dedicato la prima pagina. Noi di “certa stampa” sentiamo invece un brutto odore di bluff. Certo, bisognerà vedere come sarà congegnato il bando ma un dato è certo: resta intatta, per le compagnie, la libertà di aumentare le tariffe. E’ il mercato, bellezza! Bene. Facciamo un esempio. Prima dell’intervento di Schifani, il Santo Natale comportava un aumento dei biglietti non inferiore al 200 per cento. Da ora in poi le compagnie, furbissime, potranno decidere aumenti anche del 250 per cento. Il maggior costo sarà risarcito per il 25 per cento dalla Regione ma il grosso rimarrà comunque a carico del passeggero. Che verrà dissanguato come prima. Mentre Ita, Ryanair o Aeroitalia incasseranno il doppio o il triplo di prima. Allegria.