Sono in costante aumento i tamponi antigenici acquistati dai cittadini nelle farmacie per uso personale, ma dei quali non c’è tracciabilità. Cresce anche il numero dei positivi nei controlli effettuati direttamente nelle farmacie dal personale specializzato, ma in questo caso chiunque viene poi “schedato” con le informazioni inserite in piattaforma. A lanciare l’allarme è il segretario nazionale di Federfarma, Roberto Tobia, che è presidente europeo del Pgeau per il 2022 e a capo della federazione di Palermo. “Il fai da te presenta un rischio alto, in pochi si autodenunciano in caso di positività”, dice Tobia. Inoltre, per effetto dell’ultima ordinanza di Nello Musumeci, i non vaccinati non avranno più accesso ai drive-in – come quello della Fiera del Mediterraneo a Palermo – per effettuare il test gratuitamente. Ecco perché i numeri ufficiali, già gravi, potrebbero essere inficiati dal “sommerso”.

La Sicilia, a causa di un’elevata circolazione del virus, e di un tasso di ospedalizzazione che ha sforato le soglie imposte dal Ministero della Salute, potrebbe tornare in zona gialla da lunedì. “Questa – spiega Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd – è la conferma che la sanità siciliana è governata male, nonostante l’impegno e la professionalità degli operatori. Musumeci si assuma le sue responsabilità, invece di ‘bollare’ i siciliani come un popolo di irresponsabili”. “Se la nostra regione – continua Lupo – è la maglia nera d’Italia per vaccinazioni, e conseguentemente per contagi, è perché è mancata una campagna di prossimità e di vaccinazioni a domicilio con il pieno coinvolgimento dei medici di famiglia. Bisogna attivare una comunicazione porta a porta che aiuti a vincere le resistenze a vaccinarsi senza più attendere che i cittadini si rechino ai centri di vaccinazione. Diversamente le conseguenze saranno drammatiche per la salute e per l’economia. La disposizione con la quale l’assessore Razza chiede di riconvertire i posti letto Covid alla data del 1 marzo 2021 – conclude Lupo – avrà conseguenze molto negative sulla possibilità di cura delle altre patologie”.

Sullo scarso coinvolgimento dei medici di famiglia interviene anche Alfio Mannino, segretario regionale della Cgil: “Il governo regionale, piuttosto che emanare ordinanze prive di senso e contro le leggi, oltre che al buon senso, utili a nascondere la inadeguatezza nella gestione dell’emergenza sanitaria, pensi piuttosto a rafforzare il ruolo e la funzione dei medici di famiglia nella campagna di vaccinazione. Se il presidente della Regione si fosse confrontato con il sindacato avrebbe evitato la “malacumpassa” sull’ordinanza e se avesse ascoltato quello che in più occasioni abbiamo detto, ribadito per ultimo nell’incontro del 5 luglio, e cioè che i medici di famiglia sono indispensabili per incrementare le vaccinazioni specie di anziani e fragili visto il loro rapporto continuo, costante e spesso di fiducia con i pazienti, forse oggi la storia dell’emergenza sanitaria sarebbe stata diversa”.

Musumeci, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva rimarcato lo scarso senso di responsabilità dei siciliani: “La Sicilia ottiene quello che produce – ha detto il governatore -. Abbiamo registrato una crescita negli ultimi mesi dovuta essenzialmente da un lato alla diffusione della variante Delta e dall’altro al venire meno del sentimento di paura che aveva caratterizzato la prima fase della pandemia”. “C’è chi rispetta le regole – prosegue – e chi invece ritiene di potere partecipare a un matrimonio con 300 invitati senza che uno solo abbia una mascherina. Ci rendiamo conto?”.

L’assessore Razza fa appello ai non vaccinati

«Ho letto con sorpresa le polemiche di queste ore. Con una epidemia che cresce nei contagi, ritornare alle disponibilità ospedaliere del mese di marzo significa solo rispondere al criterio della precauzione. Abbiamo un sistema di monitoraggio, previsto dal decreto legge varato dal governo, che individua parametri per l’adozione di misure di contenimento. Chi è stato in giro in Sicilia in queste settimane non penso sia meravigliato dalla crescita dei contagi. E se in tanti, troppi, non hanno aderito alla campagna di vaccinazione i risultati sono riversati nella occupazione dei posti letto da parte dei soggetti non vaccinati. A loro occorre fare appello, perché non bisogna mai temere una restrizione, né allontanarla. Le decisioni sono lo specchio della condizione obiettiva che si vive in un territorio e fare finta di nulla sarebbe inutile. Bisogna invece convincere chi non è ancora convinto, perché vaccinarsi e rispettare le regole di comportamento è la scelta più saggia che si possa compiere». Lo ha dichiarato l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza.

I numeri dell’ultima settimana: zona gialla a un passo

Nella settimana appena conclusa i nuovi positivi in Sicilia sono 6.833, il 34,1% in più rispetto alla settimana precedente, quando già si era registrato un incremento del 14,7%. E’ cresciuto anche il rapporto fra tamponi positivi e tamponi effettuati, passato dal 5,1% al 6,3%. Lo rivela il rapporto della Protezione Civile nazionale, pubblicato dall’ufficio Statistiche del Comune di Palermo. Non si superavano i 6 mila nuovi positivi in una settimana da tre mesi e mezzo (l’ultima volta nella settimana dal 26 aprile al 2 maggio). Il numero dei nuovi positivi dell’ultima settimana è quasi nove volte il numero dei nuovi positivi registrato nella settimana dal 21 al 27 giugno (784).

I ricoverati sono 606, di cui 68 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono aumentati di 134 unità (i ricoverati in terapia intensiva invece sono aumentati di 14 unità). Nella settimana appena conclusa si sono registrati 33 nuovi ingressi in terapia intensiva (il 17,9% in più rispetto ai 28 della settimana precedente). Secondo gli ultimi dati dell’Agenas, l’Isola registra il 9 per cento di posti in terapia intensiva occupati (la soglia è 10 per cento) e il 15 per cento di posti nei reparti ordinari (raggiunta quindi la soglia prevista). L’altro parametro necessario per finire in giallo è l’incidenza sopra 50 casi per centomila, e la Sicilia è ampiamente sopra, oltre 140. Dal 23 agosto sembra scontato il ritorno in zona gialla. Nonostante il dato dei decessi rimanga sotto controllo: 55 questa settimana, di cui 14, però, sono decedute nella settimana precedente e una a giugno. Per cui il numero effettivo di deceduti nell’ultima settimana è pari a 40 (contro i 53 della settimana precedente).

Per effetto dell’ordinanza (contestata) di Musumeci, da questa mattina, all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo, non è più possibile effettuare i tamponi in modalità drive-in per i passeggeri in partenza che non sono vaccinati. Per viaggiare verso l’estero, quindi, l’unico requisito è il Green Pass. Non sono mancati gli intoppi e le proteste, ma il commissario per l’emergenza di Palermo, Renato Costa, è d’accordo col provvedimento adottato dalla Regione: “Abbiamo spiegato che per partire bisogna essere vaccinati – dice -. L’ordinanza di Musumeci è sacrosanta. Tutti devono comprendere che il tampone non sostituisce il vaccino e bisogna immunizzarsi. Le proteste ci sono state ma è giusto questo cambio di passo”.