In occasione del Gay Pride a Palermo, la facciata del Palazzo dei Normanni si è illuminata con i colori dell’arcobaleno. E’ stato Sandro Mangano, il responsabile regionale del Dipartimento Libertà Civile di Forza Italia, l’ideatore dell’iniziativa: “Dopo il blocco delle manifestazioni causa pandemia covid19 – sottolinea Mangano – illuminare l’edificio con i colori dell’arcobaleno è un chiaro segno di apertura ed accoglienza per la lotta alle discriminazioni. Sono felice di tale accoglimento e ringrazio il Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e tutti i deputati. La sede del Parlamento siciliano rappresenta il popolo e tutti i colori politici che, al di là delle posizioni politiche, si sono concentrati su un unico obiettivo: quello di annullare le discriminazioni impegnandosi a lavorare sul territorio affinché non esistano più divisioni”. Antonello Cracolici, però, ha da ridire: “Illuminare con i colori dell’arcobaleno il Palazzo dei Normanni e poi non fare nulla di concreto per sostenere norme sulla parità dei diritti e contro le discriminazioni di genere, è un’ipocrisia”, ha detto il parlamentare regionale del PD.

Al Pride di ieri, che per quattro ore ha inondato Palermo di colori e di slogan, ha partecipato pure il sindaco Leoluca Orlando: “Questa è la Palermo dei diritti che si rivolge all’Italia dei diritti negati – ha detto il professore -. La bocciatura al Senato del ddl Zan è un atto eversivo che viola i principi della nostra Costituzione. Il Parlamento ha scritto una pagina nera della vita del nostro Paese che fa fare un salto indietro rispetto ad un cammino che la città di Palermo, invece, continua. E la partecipazione di tanti cittadini in questa iniziativa è il segno di una città che lotta e sempre continuerà a farlo per il rispetto di tutti i diritti”. A stretto giro di posta, però, è arrivata la replica di Igor Gelarda, capogruppo della Lega all’Ars: “Parole gravissime da parte del primo cittadino di Palermo. Che dopo avere gettato la città, che male amministra, in fondo a tutte le classifiche per qualità della vita, ora si permette di mettere in dubbio l’operato del Senato della Repubblica, eletto dal popolo italiano. Dovrebbe solo vergognarsi per ciò che ha dichiarato e chiedere scusa. E pensare piuttosto a fare il sindaco di Palermo, dove 800 bare insepolte sono al deposito al cimitero di Palermo e tonnellate di rifiuti invadono la sua città , mai ridotta in questo totale stato di abbandono”.