Al momento è solo un’ipotesi allo studio, ma è bastato a Giuseppe Conte lanciare la proposta di ridurre l’Iva, una mossa a tempo per rilanciare i consumi, per scatenare una prima reazione a catena. Molti i contrari, tra le imprese, ma anche dentro la maggioranza, e perfino il Tesoro avrebbe sollevato perplessità per una misura che è molto costosa e contraria alla “massima” europea di spostare la tassazione dalle persone alle cose. L’Italia guarda a quanto fatto dalla Germania, che nel maxi piano da 130 miliardi lanciato dalla cancelliera Angela Merkel per far fronte alla crisi, ha previsto la riduzione dell’Iva (dal 19 al 16%) per sei mesi. L’Iva, imposta sul valore aggiunto, ha oggi un’aliquota ordinaria del 22%, ma su alcuni beni ci sono aliquote al 4% e al 10%. Continua a leggere sull’Huffington Post