Polemica tra leghisti per la prima visita ufficiale del neo commissario del Carroccio in Sicilia, Claudio Durigon che ieri pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa a Palazzo Zanca, sede del municipio di Messina. A scatenare le tastiere degli smartphone nella chat della Lega sono state le critiche dell’ex commissaria e capolista nelle isola per le europee di giugno, Annalisa Tardino, sostituita qualche giorno fa proprio da Durigon al vertice del partito.

Per l’eurodeputata l’evento di ieri doveva essere condiviso in modo preventivo, coinvolgendo soprattutto i “non eletti che anzi solo per spirito di militanza, e non perché si fottono un bello stipendio dalle istituzioni (me compresa), sono da tenere più in considerazione dei parlamentari”. A rispondere a Tardino è stato il vice capogruppo alla Camera Nino Germanà. “L’evento, spiega il deputato, è stato organizzato 24 ore fa perché Durigon si trova in Calabria e avendo altri impegni in Sicilia è stata scelta Messina per motivi logistici, e comunque la comunicazione è stata fatta ieri”.

A gettare legna sul fuoco ci pensa Fabio Cantarella, storico leghista: “Il trattamento riservato a me e ad altri militanti della prima ora avrebbe dovuto lasciare intendere la linea dettata dall’alto: eliminare gli ultimi militanti rompiballe. Ormai non serviamo più, adesso servono i voti facili e neanche importa se siano sporchi o meno: non aggiungo altro onde evitare che mi ritrovi a pagine due di qualche quotidiano”.

Durigon, all’appuntamento con la stampa, ha spiegato che “siamo favorevoli affinché la regione Siciliana continui il percorso portato avanti fino ad oggi, alcune situazioni devono essere chiarite ma già lunedì faremo un confronto con il presidente Schifani e sono convinto che andrà tutto verso un posizionamento giusto di questa maggioranza che deve continuare il suo lavoro e può fare ancora meglio”.