Orlando e le porte chiuse della monnezza

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, innesca l'ennesima polemica con Salvini sull'accoglienza dei migranti

Palermo rischia di andare in tilt. Ieri 22 compattatori della Rap sono stati bloccati a Catania e rispediti indietro. Secondo l’Arpa, i rifiuti a bordo non sarebbero risultati “idonei” (mentre a Palermo lo erano). Una vera batosta per il Comune, che è ancora alle prese con l’emergenza di Bellolampo, dove la sesta vasca è satura e non si può più conferire la monnezza. E dove oltre venti tonnellate di rifiuti sono abbancate sul piazzale antistante l’impianto di trattamento biologico meccanizzato e il sindaco non riesce a intervenire, con un’ordinanza, perché spostarli risulterebbe pericoloso (anche in questo caso è l’Arpa a fare resistenza). La situazione si è impantanata a tal punto da convincere Leoluca Orlando ad alzare la voce chiedere una convocazione alla commissione nazionale Antimafia: “Ci sono troppe anomalie nel comportamento di alcuni uffici e Agenzie e che si traducono sistematicamente in un rafforzamento della posizione monopolistica dei privati e in ostacoli all’operato della RAP, unica azienda pubblica in Sicilia a possedere una discarica ed un Tmb certificati e in linea con tutti i dettati di legge – ha scritto il professore -. Per questo giovedì prossimo, subito dopo l’audizione già fissata in Commissione Antimafia Regionale, chiederò all’on. Stefano Vignaroli e al senatore Nicola Morra di essere ascoltato dalle Commissioni bicamerali da loro presiedute”. Orlando non ha preso bene il respingimento dei rifiuti palermitani alla “frontiera” catanese: “E’ un comportamento difficilmente spiegabile sotto il profilo meramente tecnico, che di fatto vanifica il lavoro della Rap e contrasta con il l’impegno politico del Governo regionale. Guarda caso a beneficiare indirettamente di queste anomalie sono sempre gli stessi padroni del vapore, cioè i gestori dell’immondizia privati che da decenni tengono sotto scacco i siciliani”.

Paolo Cesareo :

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