“Due anni di pandemia non hanno insegnato nulla. Stiamo vivendo disagi equiparabili a quelli della prima ondata”. Lo scrivono in una nota i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che emettono un giudizio tranchant sulla gestione della pandemia da parte del tandem Musumeci-Razza. “Non è ammissibile navigare a vista, senza protocolli da seguire, senza strutture adeguatamente dimensionate. Gli ultimi mesi sono stati sprecati senza alcuna programmazione” evidenziano i parlamentari grillini. Che tornano alla carica ponendo l’accento su alcuni nervi scoperti: “Sono stati completati i lavori nelle strutture ospedaliere che potevano essere approntate per le nuove, prevedibili emergenze? A che punto sono i lavori che avrebbero dovuto assicurare più posti letto per i malati Covid in terapia intensiva e sub intensiva senza più la necessità di dovere intaccare quelli necessari ai malati non Covid? È stato potenziato il trasporto pubblico locale? Qualcuno ha pensato a un piano di screening e vaccinazioni in tutte le scuole?”.

“Le risposte – osserva il capogruppo M5S all’Ars, Nuccio Di Paola – sono sotto gli occhi di tutti: file interminabili per tamponi e vaccini, reparti al collasso e ospedali da campo, positivi in isolamento abbandonati per giorni e giorni, proroghe nella riapertura delle scuole decise prima per tre e poi, forse per cinque giorni, solo per spostare sempre in avanti il problema senza mai risolverlo. Decidere di non decidere sembra essere la nuova mission di questo governo fallimentare. Vorremmo capire qual è la linea del governo Musumeci e dei suoi assessori, una volta per tutte, ammesso che la linea ci sia. Dovranno rendere conto, pubblicamente e nelle sedi opportune, a cominciare dall’Assemblea regionale, del caos che hanno creato in Sicilia e del panico al quale hanno costretto intere famiglie”.

In attesa di assumere nuove decisioni sulla scuola (l’assessore Lagalla ha confermato che i giorni di vacanza potrebbero diventare cinque) la situazione resta complessa negli ospedali, dove la riconversione in atto di molti reparti sta mettendo a repentaglio le cure per i pazienti extra Covid. La Regione, così, punta sulla campagna di vaccinazione: “Da domani gli hub delle città metropolitane in Sicilia saranno aperti fino alle 24 per favorire la vaccinazione obbligatoria degli over 50”, ha dichiarato il presidente Musumeci, aderendo alla proposta del generale Figliuolo. “Faccio appello ancora una volta a tutti. La situazione ospedaliera – ha aggiunto Musumeci – dimostra sempre di più come lo status vaccinale faccia la differenza, essendo tantissime le complicanze su tutti i pazienti non vaccinati. Mi aspetto, alla pari di questi ultimi giorni, un’adesione convinta”.

Irrisolto, invece, il rebus sullo Stretto di Messina. Da oggi, in virtù degli ultimi decreti del governo nazionale, per attraversarlo è necessario il Super Green Pass. Dopo Musumeci, che aveva già evidenziato il rischio di una paralisi al premier Draghi, anche il sindaco di Messina ha spedito una lettera al presidente del Consiglio per chiedere di modificare la normativa che “costituisce una palese violazione del diritto alla libera circolazione dei cittadini dell’Unione Europea e interrompe di fatto la continuità territoriale con la Sicilia (ma il discorso vale anche per le isole minori e per la Sardegna) peraltro già scarsamente garantita, attesa l’insufficienza dei collegamenti e l’onerosità degli stessi, e che, per effetto della citata norma, sarà totalmente esclusa per una categoria di cittadini”. Stamani, agli imbarcaderi della Caronte & Tourist, sul molo San Francesco, si sono registrate le prime file per i controlli del certificato verde.