Da Atene ad Agrigento, passando per le maggiori città della Grecia, dalla Sicilia e Calabria, il viaggio di Paolo Morello è un viaggio fotografico nel segno dell’archeologia, della storia dell’arte antica per comunicare il patrimonio culturale greco siciliano. “La Sicilia è la terra in cui vivo e sono nato, a cui sono legato e che possiede un patrimonio ricco ma poco valorizzato”, racconta Morello, che tra le sue competenze possiede quella da storico dell’arte oltre ad essere un abile collezionista, gallerista e mecenate.

Gli scatti di Morello, che saranno esposti la prossima primavera a Palermo, fanno parte di un lavoro che racconta i resti significativi della dominazione greca e della Magna Grecia in città come Atene, Olimpia, Delfi, Corinto, Nemea, Micene, Argos, Tirinto, Epidauro, Egina, Capo Sounio, Paestum, Crotone, Metaponto, Selinunte, Segesta e Agrigento. Tra i suoi scatti non figurano solo i templi, gli antichi luoghi destinati al culto, ma anche edifici, sculture contenute in diverse collezioni private e i paesaggi che furono scenario di grandi guerre e terremoti, come le Isole Eolie. “Ci sarebbero anche i teatri, che per cavilli burocratrici quasi sicuramente non saranno inseriti nell’esposizione e nel catalogo che saranno presentati a Palermo”, racconta Morello.

Paesaggi ricchi di una suggestione data dalla semplicità dei soggetti, le inquadrature, i colori, il bianco e nero e la luce, per un lavoro lungo 12 anni, fatto di raccolta di fonti, come ad esempio la letteratura di Omero, nell’Odissea, con i suoi riferimenti alla “Trinachia”, cioè la Sicilia, e viaggi nei luoghi da cui sono passati i più grandi viaggiatori. Gli scatti di Morello sono stati già esposti in numerose mostre in Grecia, nelle città di Nemea, Olimpia e Corinto.

“Fotografare l’archeologia richiede una competenza specifica. Quello che occorre in Sicilia è una guida completa al nostro patrimonio archeologico, un libro che racconti questa grande ricchezza”, continua Morello. “Nei viaggi che ho fatto in questi anni, quello che ho sempre trovato sono delle guide attente per conoscere l’identità dei luoghi”.

Storico della fotografia, fotografo, editore, collezionista e gallerista, Morello negli ultimi quindici anni ha realizzato una grande raccolta di fotografie, originariamente destinata al primo Museo in Italia dedicato alla fotografia italiana. Selezioni di suoi capolavori sono stati esposti a Parigi, Milano e Mosca. Come fotografo si dedica da anni alla mitologia greca e le tradizioni sacre: dai Veda, e dalle Upanishad all’Antico Testamento.