Certo, lui sarebbe l’uomo perfetto. Sarebbe il Governatore di grande esperienza e grande prestigio. Si porta dietro una storia di successi, vanta un portafoglio di relazioni che gli deriva da una carriera costruita, passo dopo passo, in un mondo – quello delle banche – dove è impossibile vendere fumo; dove i numeri non si inventano e la realtà non si mistifica. Lui sarebbe per la Sicilia ciò che Mario Draghi è stato ed è per l’Italia: l’immagine dell’autorevolezza, della concretezza, della solidità. Ma c’è un dettaglio: la sua candidatura a Presidente della Regione non esiste. Gaetano Miccichè è, per la politica siciliana, nient’altro che un fantasma, agitato per svegliare le coscienze intorpidite dalla rassegnazione e dall’inutilità. Lui ha un profilo internazionale. Difficilmente accetterebbe di giocare qui una partita come controfigura del fratello Gianfranco.