Il giorno della resa dei conti doveva essere giovedì. In parte lo è stato. L’Udc avrebbe comunicato ad Alberto Pierobon l’estromissione dalla giunta. L’assessore all’Energia non rientra più nei piani del governatore, che ha chiesto ai centristi di fare spazio a una donna. Per il momento il turnover è ancora congelato in attesa di buone nuove da Roma: nel caso in cui Mario Draghi dovesse accogliere nella sua squadra di sottogoverno uno fra Lagalla e Armao, la posizione di Pierobon tornerebbe in bilico. Ma serve un miracolo. Il tecnico, voluto in squadra da Lorenzo Cesa dopo le dimissioni nel 2018 di Figuccia, è con un piede e mezzo fuori dalla porta. In pole, per sostituirlo, tre donne: l’ex assessore di Crocetta, Ester Bonafede, su cui lo stesso Musumeci avrebbe posto un veto; la docente ordinaria dell’Università di Messina, ed ex presidente di Sac (sempre ai tempi di Crocetta), Daniela Baglieri; e Valentina Scialfa, ex assessore al Comune di Catania. Musumeci, rispondendo a una domanda di Repubblica, ha comunque spiegato che “la politica dei rifiuti in Sicilia si chiama Nello Musumeci. Mi assumo io le responsabilità e decido io. Gli assessori attuano le mie decisioni”. L’Udc l’ha presa male, ma Pierobon non rappresenta un rimpianto.