Sia lode ad Antonio Fraschilla, il cronista di Repubblica che dal 2011 martella sullo sporco affare dei 91 milioni versati dalla Regione a un avventuriero di Pinerolo in cambio di un censimento immobiliare che nessuno ha mai visto. Ora che lo scandalo è arrivato all’Ars, Fraschilla rivendica i propri meriti: “Io il mio dovere l’ho fatto”, scrive. E passa la palla a chi dovrebbe individuare i responsabili. Ma il guaio è che nessuno si fa avanti. Musumeci sa e non parla: teme di lasciare con le spalle nude il suo bullo di riferimento, l’impomatato che dell’avventuriero di Pinerolo fu consulente, consigliere e sponda politica; e per evitare che lo scandalo possa compromettere gli equilibri del suo governo nasconde pure le carte relative ai due arbitrati con i quali il malvissuto di Pinerolo pretende altri 49 milioni. Povero Governatore. Tanto onesto quanto pavido.