Ora che la cerimonia del ricordo si è conclusa, ora che il Presidente della Repubblica ha tenuto il suo coraggioso discorso: “Nessuna zona grigia, o si sta contro la mafia o si è complici”; ora che la retorica ha fatto, anche per il ventinovesimo anno, il suo corso e le lenzuola bianche sono riapparse in quasi tutte le città d’Italia, ora è venuto il momento di dire qualcosa che vada poco al di là del luogo comune e che dica sugli attentati di Capaci e via D’Amelio qualcosa che Giovanni Falcone e Paolo Borsellino avrebbero voluto sentirsi dire. Un suggerimento non banale viene da Massimo Martinelli, direttore del Messaggero, quotidiano di Roma: “Se dopo trent’anni e una valanga di ‘pentiti’ ancora si cercano i mandanti delle stragi, i casi sono due: o i mandanti non esistono oppure chi ha indagato e ancora indaga dovrebbe cambiare mestiere”. Tertium non datur.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Qualcosa di non detto sulle stragi e i mandanti
capacigiovanni falcone
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