Nuccia Albano, assessore alla Famiglia, poteva pensarci prima a tenersi lontana dalla difesa medico che aveva coperto la malattia e la latitanza del boss Messina Denaro. Ma ci ha pensato dopo, quando la sua leggerezza è finita sui giornali, creando non pochi imbarazzi al Presidente della Regione, Renato Schifani. Bastava rifletterci un po’: le istituzioni hanno perso smalto ma meritano ancora un briciolo di rispetto. La stessa riflessione è mancata a Ferdinando Croce. Dopo ciò che è successo all’Asp di Trapani, il manager avrebbe dovuto uscire di scena in punta di piedi e con un pizzico di rossore dipinto sulla faccia. Lo scandalo dei referti di tumore consegnati con mesi di ritardo ha indignato l’Italia. Invece il patriota Croce ha pensato bene di invitare i dipendenti e dare l’addio al sottogoverno con un aperitivo al club del lungomare. Cameriere, champagne!