Mentre il piritollo del Comune piritolleggiava da un capo all’altro del Festino per tessere le lodi degli artisti e pagnottisti invitati al Trionfo di Rosalia; mentre i piritolli dell’antimafia si azzannavano, alla vigilia dell’Anniversario, per stabilire chi è il più puro e duro del quartierino; mentre il bravo ragazzo del giornalino, in preda alla febbre del sabato sera, scriveva di avere visto, oltre la Madonna, anche la luce della Santuzza; mentre nell’aria volteggiavano queste allegre vaghezze il Pastore della Chiesa Palermitana ha dato un pugno al ventre molle dei festaioli e ha detto che la mafia non è solo quella che ha ucciso Giovanni e Paolo ma anche quella che uccide ogni giorno i nostri ragazzi con dosi di crak vendute alla modica cifra di cinque euro. Mentre i piritolli si sbronzavano di retorica, don Corrado si caricava la croce di questa città.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Quella croce di Palermo che nessuno aveva visto
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