Nello Musumeci sarà pure un presidente sonnacchioso, ma di sicuro non è scemo. E sa bene che le fucilate dei deputati contro la Finanziaria hanno un bersaglio preciso: il bullo. Cioè quell’avventuriero della politica, senza voti né storia, che il Governatore mantiene a Palazzo d’Orleans in un ruolo a dir poco sovrastimato. I deputati di Forza Italia non lo sopportano. E per farlo capire pure alle pietre hanno impallinato ogni sua proposta: dalla scemenza del “Portogallo di Sicilia” fino all’articolo 7, quello che avrebbe consentito di spalmare i debiti in trent’anni. Eppure Musumeci fa finta di non capire e, anziché cacciarlo a pedate, lo difende. Gli serve per agitarlo contro Gianfranco Miccichè, l’alleato che gli sta sullo stomaco. Ma anche per rendere un favore a Raffaele Lombardo, il ras catanese che del bullo è il vero padrino politico. Evviva la Sicilia.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Quello che Musumeci finge di non capire
gaetano armaogianfranco miccichènello musumeci
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