“Scalerete montagne e attraverserete pianure, passerete fiumi e torrenti, le vostre mani accarezzeranno cascatelle di pietre preziose mentre ascolterete il brontolio cupo dei terremoti. Sarà un viaggio intenso e stupefacente”. La Geologia della Divina Commedia di Roberto Franco è un viaggio ultraterreno oltre che umano e storico-scientifico. Una finestra attraverso cui la geologia e la geomorfologia guardano e si relazionano con le scienze umane e artistiche.

L’opera di Dante sempre attuale e sospesa nel tempo è nel testo di Roberto Franco, gangitano, laureato in Geologia e oggi considerato un “Geologo Umanista”, la bussola per riconsiderare il Medioevo considerato un periodo della storia oscurantista e pieno di barbarie alla luce del grande fermento intellettuale che lo ha caratterizzato. Lo scrittore mette in risalto nella sua opera i grandi che dalla Divina Commedia trassero profitto per i propri studi e ricerche come Galileo Galilei nella Teoria dei Gravi o Cristoforo Colombo che probabilmente fece riferimento agli elementi geografici-astronomici dell’opera Dantesca. Nel suo diario di bordo, infatti, ci sono delle note relative al Monte Purgatorio descritto da Alighieri.

La lettura del testo di Roberto Franco è insolita. Stimato divulgatore scientifico, membro della Società Italiana di Geologia Ambientale e presidente del Centro Studi Francescani e Medievali, Franco ha pubblicato innumerevoli saggi e articoli su riviste scientifiche nazionali e internazionali. L’aspetto geologico viene portato all’attenzione del lettore per una ricostruzione di luoghi e persone descritti con una scrittura fluida, articolata e ben documentata. Nel libro vengono descritte varie ipotesi che nel corso dei secoli si sono succedute per assegnare al mondo un’età approssimativa, fino alla teoria cosmogonica di Hamilton del 1965.

Il libro, pubblicato dalla Vertigo Edizioni, è stato pluripremiato in Italia nel 2018. Ha vinto il 2° posto nel Concorso Internazionale “Città di Castrovillari”, il 3° posto nel “Premio Internazionale Salvatore Quasimodo”, il 3° premio, sezione saggio edito, nel Premio Internazionale “Il Convivio 2018” e il premio miglior saggio storico-scientifico di rilevanza umanistico-letteraria nella 20° edizione del Concorso artistico-letterario internazionale “Ars Millennium”. Tra i libri più noti dell’autore sono da ricordare “Alburchia, la montagna incantata. Un contributo della Geoarcheologia alla conoscenza storica tutela e valorizzazione di un sito della Sicilia centro-settentrionale (2011), “Patri, Figliu e Spiritu Santu… Viaggio alla scoperta delle preghiere dialettali recitate a Gangi” (2006).