Il Festival di Sanremo potrà contare sulla presenza di Rula Jebreal: dopo le polemiche dei giorni scorsi, soprattutto in chiave sovranista, è arrivato il via libera della Rai alla partecipazione della giornalista palestinese naturalizzata italiana, attesa a Sanremo già durante la prima serata del 4 febbraio. All’Ariston potrebbe proporre un monologo sulla violenza contro le donne e contribuire, con più di un intervento, a comporre il mosaico di voci che racconteranno il talento e la sensibilità femminile, ma anche i pregiudizi o i soprusi che le donne sono costrette a subire. La svolta è arrivata al termine di un confronto tra l’ad Fabrizio Salini, il direttore di Rai 1 Teresa De Santis e Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival. La giornalista è anche consigliera del presidente francese Macron per il gender gap, oltre ad essere analista di politica estera, autrice di romanzi è impegnata in campagne sui diritti umani. Rula è sempre stata molto critica nei confronti dell’Italia e del suo razzismo. Dopo le critiche del centrodestra e le indiscrezioni di un possibile stop imposto dalla Rai, era stata la stessa Jebreal a denunciare, in un’intervista a Repubblica, il tentativo di esclusione ai suoi danni individuando il possibile ‘mandante’ nel leader della Lega o in esponenti della tv pubblica legati al sovranismo (“In Rai c’è un brutto clima, e gli attacchi sono partiti da persone vicine a Matteo Salvini”). “Mi hanno telefonato pregandomi di fare io il passo, di rinunciare spontaneamente. Mi sono rifiutata – ha detto la giornalista -. Gli ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità. La mia diversità fa paura”.