Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha nominato Annalisa Tardino commissario straordinario dell’Autorità di Sistema portuale del mare di Sicilia Occidentale, subentrando a Pasqualino Monti. La scelta porta la firma diretta del leader della Lega, che ha voluto blindare l’ex eurodeputata di Licata nonostante le resistenze arrivate da Palazzo d’Orléans.
Il presidente della Regione, Renato Schifani, aveva infatti tentato fino all’ultimo di rallentare la designazione, perorando la causa di altri candidati, tra cui l’attuale direttore generale dell’Autorità, Luca Lupi. Salvini però è andato avanti a testa bassa, imponendo il nome della Tardino.
Nata a Licata nel 1979, avvocato civilista, laureata in Giurisprudenza a Palermo, Tardino è stata eurodeputata dal 2019 al 2024 nelle file della Lega, risultando la più votata del partito nella circoscrizione Isole. A Strasburgo ha fatto parte del gruppo Identità e Democrazia e si è distinta come membro della Commissione per le libertà civili, giustizia e affari interni (LIBE). Ha seguito da vicino dossier sensibili, come la regolamentazione dello Spazio europeo dei dati sanitari e gli accordi di cooperazione Ue-Nuova Zelanda in materia di lotta alla criminalità, contribuendo al rafforzamento del mandato di Europol.
L’Autorità della Sicilia Occidentale, oltre a quello del capoluogo, gestisce gli scali di Trapani, Termini Imerese, Sciacca, Porto Empedocle, Licata e Gela. Con la nomina della Tardino (già segretaria regionale del Carroccio), Salvini mette una sua fedelissima alla testa di una delle infrastrutture strategiche del Mezzogiorno, mentre Schifani incassa una sconfitta politica che rischia di rendere ancora più tesi i rapporti interni al centrodestra siciliano.
La replica di Renato Schifani, nel pomeriggio, è affidata al suo portavoce: “In merito alla recente nomina della dottoressa Annalisa Tardino a commissario straordinario dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale, Palazzo d’Orléans comunica che, ove formalmente confermata, il Governo regionale procederà immediatamente ad impugnare, davanti al tribunale amministrativo, il relativo provvedimento del ministero delle Infrastrutture, chiedendone la sospensione in via cautelare”.
“La decisione – prosegue la nota – è motivata da due profili di illegittimità evidenti: da un lato la totale assenza di concertazione con la Regione Siciliana, in violazione delle norme che prevedono espressamente una preventiva intesa tra le parti e, dall’altro, la mancanza dei requisiti soggettivi richiesti dalla normativa per l’assunzione dell’incarico, anche per il ruolo di commissario straordinario, che impongono una comprovata e specifica esperienza nel settore”.