Matteo Salvini dà un’altra spallata a Musumeci, che ormai è a un passo dal dirupo (politico). Intervistato da Mario Barresi su ‘La Sicilia’, il segretario della Lega conferma l’ambizione di governare l’Isola. E tira in ballo alcune tesi a supporto: “La Lega – argomenta il ‘Capitano’ – aveva e ha ottimi nomi in ogni regione italiana, e dalla Puglia alla Campania abbiamo fatto scelte di lealtà verso la coalizione, ma i risultati non sono stati quelli sperati. La Lega ha il dovere di guidare anche una regione del Sud”.

L’asso nella manica per rimpiazzare Musumeci c’è già. Ha un nome e un cognome: “Nino Minardo è giovane, con esperienza e ha consolidato rapporti di stima che lo fanno riconoscere dagli alleati come un interlocutore affidabile, ne parleremo al momento opportuno. Di sicuro la Lega in Sicilia c’è e non sarà semplice spettatrice”, ribadisce Salvini, che poi allontana l’idea di un partito frammentato e sofferente di fronte ai nuovi ingressi: “Fa comodo ad alcuni giornali dipingere una Lega divisa ma la verità è che c’è il primo partito italiano che, da Nord a Sud, accoglie donne e uomini capaci e che vogliono offrire il proprio contributo. La Sicilia non fa eccezione e la guida di Minardo garantisce grande equilibrio”.

L’ingresso di Francesco Scoma, dopo quelli di Luca Sammartino e Valerio Sudano, aumentano il peso del Carroccio e soprattutto ampliano le prospettive. Anche in chiave Amministrative, con Palermo (2022) e Catania (2023) che sembrano obiettivi più alla portata: “La Lega – insiste Salvini – ha personale politico all’altezza per guidare la città di Palermo e perfino la Regione. Non ci poniamo limiti e ne discuteremo con gli alleati. Temo molto al futuro della Sicilia e di Palermo in particolare, dopo i disastri del sindaco Orlando. Sottolineo che stiamo già governando bene e mi riferisco alla valorizzazione dei beni culturali che, grazie alla Lega, sta producendo ottimi risultati in tutta la Regione”.

Un passaggio della sua intervista a ‘La Sicilia’ è legato all’incontro fra Musumeci e la Meloni. Il presidente della Regione sta tentando in ogni modo l’avvicinamento a Fratelli d’Italia – nonostante il niet dei dirigenti siciliani – per stringere un accordo federativo, cosa che non gli era riuscita col Carroccio: “Non soffro di gelosia – ha subito chiosato Salvini -. Mi preme costruire una squadra vincente per la Sicilia, lascio ad altri le manovre di palazzo”.