E ora che faranno le anime belle che si sono date appuntamento per il due giugno, festa della Repubblica, davanti a Palazzo d’Orleans per fermare i barbari della Lega? Quale ribaldo vorranno impiccare all’albero della gogna, il presidente Musumeci o direttamente Matteo Salvini? Ieri il Carroccio ha designato come assessore ai Beni Culturali e all’Identità siciliana una persona seria, colta, sensibile. Si chiama Alberto Samonà, è sicilianissimo, appartiene a una famiglia di borghesi illuminati, viene da una destra moderata, è stato consigliere di amministrazione della Fondazione intestata a Lucio Piccolo, ha diretto un giornale, ha scritto saggi e ha tutte le carte in regola per diventare un assessore competente. Che cosa gli potranno rimproverare le anime belle che si spacciavano per società civile e invece erano solo degli incivili razzisti da tastiera? Nulla.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Samonà, uno scorno per la società incivile
alberto samonàbeni culturali
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