La politica ha scoperto che il pronto soccorso di Villa Sofia – quello che molti palermitani ritengono il più vicino e immediato – è un luogo geometrico di bassa macelleria dove gli ammalati vengono ammassati sulle barelle e lì dimenticati per ore, magari tra gli insulti di un medico carnezziere che, infastidito dalle insistenze di un parente, scarica le sue frustrazioni sul primo paziente, fragile e indifeso che gli capita sottomano. E’ successo. Finalmente, si diceva, l’orrore è balzato agli occhi di un deputato regionale, Carmelo Pullara. Il quale – toccato nel vivo – ha chiesto la convocazione all’Ars di tutta la filiera di comando: dall’assessore Razza fino al primario del presidio. Diranno tutti, va da sé, che sono impegnati a fronteggiare l’emergenza Covid. Agli ammalati sottoposti alle sevizie dell’attesa penserà Dio. De profundis clamavi ad te Domine.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Sanità, de profundis per un pronto soccorso
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