Altra giornata da dimenticare per l’assessore alla Salute, Giovanna Volo. Che a un mese dalla disfatta (e della scena muta) è tornata a Sala d’Ercole per partecipare alla rubrica ispettiva sulla sanità. Ancora una volta, però, l’esponente del governo Schifani non è riuscita a rispondere a quasi nessuna delle interrogazioni e delle interpellanze provenienti dall’aula, gettando nello sconforto le opposizioni e il presidente pro-tempore Nuccio Di Paola.

Dal fascicolo dell’assessore mancavano molte delle risposte attese dai deputati, che così si sono spazientiti. Il più duro è stato l’on. La Vardera, esponente di Sud chiama Nord: “È inaccettabile in sei mesi di legislatura la Volo si è presentata solo due volte e sempre impreparata. Questa continua mancanza di rispetto da parte sua non è più sostenibile, non possiamo continuare ad assistere ad una situazione dove la sanità cade a pezzi e lei invece è con la testa fra le nuvole. Se non è capace, dovrebbe riflettere sul suo incarico e sulla sua permanenza al Governo”, ha tuonato l’ex Iena, invitando l’assessore a dimettersi.

“La penosa esibizione dell’assessore Volo, oggi totalmente impreparata a rispondere in Aula alle interrogazioni dei parlamentari, non è che la punta dell’iceberg delle inefficienze di un governo palesemente alla deriva, che finora è riuscito a fare solo una finanziaria, tra l’altro parzialmente fatta a pezzi da Roma, e nemmeno una legge degna di questo nome. Questo governo sa solo parlare di privatizzare la sanità e di realizzare inceneritori per porre rimedio alla perenne emergenza rifiuti che questo esecutivo e quello precedente non hanno saputo affrontare. E tutto questo mentre la Sicilia affoga. In questo contesto parlare di piccoli ritocchi ad un esecutivo dove, tra l’altro, le crepe cominciano ad essere evidenti, è assolutamente fuori luogo. Quando un motore è fuso, o quasi, è inutili pensare a ritocchi, c’è solo da ricorrere alla pressa”. Lo ha detto Antonio De Luca, capogruppo del M5s all’Ars.

A rigirare il coltello nella piaga è stato il capogruppo del Pd, Michele Catanzaro, che parla di uno “spettacolo indecoroso di impreparazione e superficialità che mal si addice a chi dovrebbe gestire il sistema sanitario regionale. Oltretutto 12 delle 15 interrogazioni all’ordine del giorno facevano parte del blocco di atti parlamentari su cui l’assessore era stata impreparata già nella seduta precedente dedicata alla rubrica sanità. Una grave mancanza di rispetto nei confronti del parlamento e dei cittadini”. “Non vorremmo scoprire – aggiunge Catanzaro – che l’inadeguatezza mostrata in Aula sia la stessa con la quale si affrontano i problemi della sanità siciliana. L’unico dato certo è che a distanza di sei mesi dall’insediamento il governo regionale continua a non dare risposte né a chiarire come intende affrontare la situazione emergenziale della sanità siciliana. Il presidente Schifani ha il dovere di assumersi le sue responsabilità di fronte alla necessità di assicurare il diritto alla salute dei cittadini”.

Alla fine della seduta Di Paola ha strappato la promessa di ripresentarsi in aula già martedì prossimo per colmare le lacune odierne. La Volo ha accettato l’invito, promettendo di fare il massimo per rispondere al maggior numero di interrogazioni possibile. Ma il salvagente è già pronto: martedì, infatti, la commissione Salute dell’Ars è in missione a Lampedusa. L’appuntamento con la Volo sarà probabilmente rinviato.

Pianificazione strategica: nominato Salvatore Iacolino

Conferito a Salvatore Iacolino, già commissario straordinario del Policlinico di Palermo, l’incarico di dirigente generale del dipartimento regionale per la Pianificazione strategica dell’assessorato della Salute. E’ la stessa Regione a dare notizia della nomina avvenuta nella seduta di giunta regionale di oggi. L’ex europarlamentare va a ricoprire uno dei ruoli strategici nella mappa del potere siciliano. Un incarico che è stato in questi mesi affidato ad interim al dirigente generale dell’altro dipartimento dell’assessorato alla Sanità Salvatore Requirez e che durante il governo Musumeci fu di Mario La Rocca. Iacolino è l’unico dirigente generale esterno nominato dal governo Schifani.