“Le dichiarazioni dell’on. Lo Curto possono indurre nell’opinione pubblica opinioni infondate sul piano della qualità e della correttezza giuridica dell’operato amministrativo dell’Assessorato e si espongono al rischio di valutazioni non solo politiche del comportamento della stessa Deputata”. Lo dichiara l’assessore regionale alla Famiglia Antonio Scavone, in replica alla capogruppo dell’Udc che asseriva come “Scavone, in piena campagna elettorale per le Amministrative, sta sostituendo senza alcuna motivazione diversi commissari delle Ipab nella provincia di Trapani che hanno risanato situazioni debitorie davvero incredibili”.

“Le affermazioni sui provvedimenti di nomina di Amministratori di varie II.PP.AA.BB. da parte dell’Asessorato e, in particolare, del Commissario straordinario dell’IPAB Casa di Riposo Maria Addolorata di Santa Ninfa – afferma oggi l’assessore – costituiscono una valutazione gravemente distorta di atti che sono stati necessitati da decadenza di Organi per maturazione del termine del mandato, nonché per intervenuta impossibilità (per sentenza della Corte Costituzionale) di conseguire gli obiettivi posti dal precedente provvedimento di proroga (come nel caso di interesse dell’on. Lo Curto) o per perdita dei requisiti previsti. Le dichiarazioni dell’on. Lo Curto, che rischiano di travalicare i limiti dell’ordinaria e corretta critica politica, sono destituite di ogni fondamento giuridico, esprimono gravi ed erronee valutazioni sulle motivazioni del provvedimento adottato, se non corrette e smentite nel contenuto giuridicamente rilevante (e non solo nel tono politico e personale) dovranno essere considerate, anche, sul piano della loro rilevanza giuridica, sia per quanto attiene alla loro intrinseca correttezza e necessità sia per quanto attiene alle ingiustificate illazioni sulla valenza strumentale degli stessi atti”.