I sette milioni per la Rap e il Comune di Palermo sono una promessa del dicembre scorso, quando l’assessore all’Energia Alberto Pierobon, preso atto degli ingenti costi a carico del comune di Palermo e della Rap per conferire i rifiuti altrove, aveva promesso un disegno di legge per garantire un ristoro economico. “La norma – diceva Pierobon l’11 dicembre – è stata approvata in giunta ed è stata inviata a Palazzo dei Normanni. Il ddl ha rispettato le indicazioni della ragioneria generale sulla copertura finanziaria. In questo momento la legge si trova nella segreteria generale dell’Ars che di recente ha chiesto alcuni chiarimenti, ma ho avuto rassicurazioni dagli uffici del Bilancio sul fatto che il ddl esitato dalla giunta abbia ricevuto la bollinatura di rito”. Ma da quel giorno – è trascorso più di un mese – non sono arrivati più segnali. E la Regione non è dotata di un Bilancio proprio. Sarà in esercizio provvisorio per i prossimi due mesi, in attesa di redigere la Finanziaria. Nel corso dell’ultima conferenza stampa sui rifiuti convocata a Catania, il governatore Musumeci non ha fatto accenno ai sette milioni, anche se tra i lavori di prossima realizzazione, già programmati nel 2018 e finanziati con 147 milioni di euro, il presidente della Regione ha citato la settima vasca di Bellolampo, con una capienza di 700mila metri cubi e nuovi impianti pubblici a Castellana Sicula, Vittoria, Casteltermini, Trapani Nord e Sud, Ravanusa, Sciacca, Castelvetrano e Calatafimi-Segesta”.