“Un caos organizzativo. Decine di medici di famiglia che avevano programmato la vaccinazione contro il covid dei propri pazienti, seguendo la regola della priorità di somministrazione in base al target, anche oggi non hanno potuto ritirare le dosi richieste nei tempi stabiliti. Lo stop agli Open day Pfizer e Moderna è arrivato troppo tardi. Ritrovarsi senza dosi a causa degli Open day, che hanno consentito di somministrare vaccini Pfizer e Moderna a qualunque soggetto over 50 senza prenotazione e criterio scientifico, oggi significa non potere vaccinare chi ne ha più bisogno. Così la Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia), che porterà in tutte le sedi opportune il modus operandi nella campagna vaccinale anti-covid, che vede spreco di risorse e mezzi a discapito dei più fragili e vulnerabili. “Un’organizzazione senza obiettivi e senza regole – si legge ancora nella nota – che non mette in sicurezza i vaccini programmati per mettere al riparo con le prime o le seconde i più vulnerabili, mette a rischio l’intera campagna vaccinale, mortificando i medici di famiglia. Tutto questo continua ad accadere perché si continua a mettere all’angolo, senza alcun criterio, la vaccinazione di prossimità”.

Intanto, da domani (martedì 18 maggio), per tre giorni, gli ultra quarantenni potranno vaccinarsi con AstraZeneca in tutti gli Hub dell’Isola, anche senza prenotazione. L’iniziativa del governo Musumeci punta all’immunizzazione della maggior parte di persone che, volontariamente, accettano di avere somministrato il siero anglo-svedese.

Il ritorno in zona gialla: riaprono i luoghi della cultura

Con il ritorno alla zona gialla, riaprono i parchi archeologici e i musei della Sicilia. L’accesso sarà consentito nelle ore e nei giorni indicati nelle pagine dei singoli luoghi e per ragioni di contingentamento viene sempre regolato attraverso il sito http://laculturariparte.youline.cloud .”Abbiamo lavorato tanto per restituire ai visitatori luoghi della cultura rinnovati e servizi migliorati. Stiamo ancora lavorando – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali Alberto Samonà – per rendere i siti della Sicilia ancora più attrattivi. È un processo sul quale da il governo regionale sta impegnando risorse e mezzi, a conclusione del quale la complessiva situazione dei luoghi della cultura potrà migliorare in modo evidente. Un lavoro che ha visto impegnati, in un processo costante, i direttori dei Parchi archeologici e dei Musei e I soprintendenti della Sicilia. A tutti loro il mio ringraziamento perché, con il loro lavoro e l’impegno di tutto il personale, stanno rendendo possibile una rivoluzione che porterà i nostri siti ad essere moderni e competitivi”.

Il passaggio dalla zona arancione a quella gialla si porta dietro molti cambiamenti. I siciliani potranno spostarsi liberamente e senza autocertificazione non solo da un comune all’altro, ma anche verso altre regioni. Non cambia (almeno per un’altra settimana) l’ora del coprifuoco che scatta alle 22. L’ipotesi per tutta Italia è che dal 24 maggio slitti alle 23 o alle 24. Maggiore libertà negli spostamenti significa anche meno vincoli nelle visite a parenti e amici: si può andare nelle altre case, ma non più di quattro adulti per volta, esclusi i minorenni.

Sul fronte delle attività economiche, la novità più rilevante riguarda bar e ristoranti che possono restare aperti a pranzo e a cena (ma all’aperto). I commensali devono essere distanziati di almeno un metro e i tavoli non possono ospitare più di quattro persone che non siano conviventi. Anche il personale è tenuto a rispettare le regole, ovvero indossare la mascherina. Asporto e consegna a domicilio sono sempre consentiti. Dal primo giugno, invece, dovrebbe scattare un altro step nelle riaperture, ovvero la possibilità di consumare anche al chiuso dalle 5 alle 18, mentre la consumazione serale nei locali interni non ha ancora ricevuto l’ok.

Minardo (Lega): C’è ancora tanto da fare

“La linea della Lega è risultata vincente. Scongiurato il catastrofismo da oggi anche in Sicilia riaprono tante attività e, finalmente, quasi tutti gli imprenditori e i lavoratori sono in condizione di rimboccarsi le maniche e sperare nella ripresa. La ripresa va però sostenuta con ulteriori provvedimenti e il primo su cui non cederemo di un passo riguarda il coprifuoco da abolire o quantomeno da posticipare il più possibile già nei prossimi giorni”. Lo spiega il deputato nazionale, nonché segretario regionale della Lega, on. Nino Minardo. “In Sicilia, zona gialla, abbiamo l’esigenza e il diritto di dare ulteriori chance a chi prepara la stagione turistica estiva e nell’immediatezza può e deve contare sulle presenze e sui movimenti della seconda parte di questa primavera. Nella nostra regione faremo tutto sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti covid ma lo dobbiamo fare senza timori e sostenendo in pieno ogni siciliano che adesso può e vuole lavorare per se stesso, la propria famiglia e la collettività”.