La Sicilia resta in zona gialla almeno per un’altra settimana. “La norma prevede che ci siano 14 giorni dove i parametri siano al di sotto di quelli previsti per la zona gialla. Non appena questo tempo trascorrerà si muterà la situazione”. Così il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro in conferenza stampa.

Non bastano i progressi fatti segnare negli ultimi giorni: secondo l’Agenas, l’agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, il tasso di saturazione delle Terapie intensive è al 7% (contro la soglia del 10), ma anche nei reparti d’area medica l’afflusso è crollato al 14 (il livello di guardia scatta al 15). Dall’11 ottobre, finalmente, cadranno le ultime restrizioni: a partire dall’utilizzo della mascherina all’aperto, che non sarà più obbligatorio. Anche i ristoranti, all’esterno, potranno abolire la regola dei quattro commensali.

Sono 434 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 13.945 tamponi processati. La Sicilia resta al primo posto nei nuovi contagi giornalieri. Gli attuali positivi sono 14.301 con una diminuzione di 108 casi. I guariti sono 529 mentre si registrano altre 13 vittime che portano il totale dei decessi a 6.832. Sul fronte sanitario boccata d’ossigeno per gli ospedali: sono 524 i ricoverati, 21 in meno rispetto a ieri mentre in terapia intensiva sono 61, 2 in meno rispetto a ieri. Sul calo della curva influisce senza alcun dubbio la campagna vaccinale: a ieri, il 72% degli over 12 aveva completato il ciclo (contro la media dell’80% nel Paese). Più del 77% ha fatto almeno la prima dose.