Covid: giù i ricoveri in Rianimazione

COVID- HOSPITAL, REPARTO DI TERAPIA INTENSIVA, TUTA PROTETTIVA, MEDICO, INFERMIERE, OPERATORI SANITARI, ABBIGLIAMENTO PROTETTIVO, OSPEDALE, MALATO, PAZIENTE, LETTO

Sono 1.155 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 20.959 tamponi processati. L’incidenza sale al 5,3, ieri era al 5,1%. La Sicilia resta nettamente al primo posto per nuovi contagi giornalieri, seguita a distanza dal Veneto con 691 casi. Gli attuali positivi sono 28.300 con un decremento di 143 casi. I guariti sono 1.271 mentre si registrano altre 27 vittime che portano il totale dei decessi a 6.369. La Regione riporta che dei decessi comunicati in data odierna 6 sono avvenuti il 30 agosto, 5 il 29 agosto, 5 il 28 agosto e 3 il 27 agosto. Sul fronte ospedaliero sono adesso 950 i ricoverati, 9 in più rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva sono 114, tre in meno rispetto a ieri. Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 206, Catania 237, Messina 253, Siracusa 140, Ragusa 5, Trapani 153, Caltanissetta 55, Agrigento 52, Enna 54.

Ordinanza di Musumeci: riaperti i ristoranti in zona arancione

L’aumento, in pochi giorni, delle vaccinazioni nei quattro Comuni “zona arancione” consente da mercoledì sera (primo settembre) un alleggerimento di alcune delle restrizioni. A Comiso e Vittoria (nel Ragusano), Barrafranca (nell’Ennese) e Niscemi (in provincia di Caltanissetta) sarà infatti consentita l’attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, pur mantenendo il limite massimo di quattro persone al tavolo (limite che non vale per i conviventi) e l’obbligo di green pass per i locali al chiuso. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, appena firmata.

«Tenuto conto che nei quattro Comuni si è raggiunto il 70 per cento delle prime dosi di vaccino – sottolinea il governatore – abbiamo ritenuto di poter allentare le misure precauzionali disposte in precedenza, per quanto sia ancora necessario uno sforzo della cittadinanza per raggiungere alte percentuali di immunizzazione. Solo se tutta la popolazione aderirà alla campagna di vaccinazione potremo arginare la diffusione del virus ed evitare nuove chiusure di attività economiche». Il nuovo provvedimento consente anche la vendita di cibi e bevande da asporto (oltre che il domicilio) pure ai clienti sprovvisti di certificazione verde, per i quali, comunque, permane il divieto di consumazione all’interno dei locali.

Ma non tutto è oro quel che luccica. Secondo le ultime rilevazioni di Agenas, infatti, peggiora il quadro dei ricoveri: sale in 5 regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia) il tasso di occupazione delle terapie intensive dei pazienti Covid, toccando il 13% nelle due isole maggiori, sopra la soglia d’allerta del 10%. Per quanto riguarda l’occupazione di posti letto in reparto, 4 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia) segnano un aumento giornaliero. In particolare la Calabria (+1%) arriva al 17% e la Sicilia (+2%) al 23%, entrambe oltre la soglia d’allerta del 15%.

I dati di martedì in Sicilia

Sono 1.091 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia (ieri erano 1.600) a fronte di 21.113 tamponi processati. L’incidenza scende al 5,1% (ieri era al 14,3%). L’isola resta sempre al primo posto per nuovi contagi giornalieri, seguita dalla Lombardia con 723. Gli attuali positivi sono 28.443 con un decremento di 46 casi. I guariti sono 1.118 mentre si registrano altre 19 vittime che portano il totale dei decessi a 6.342. La Regione riporta che tra i decessi comunicati in data odierna uno risale al 30 agosto, uno al 29 e sette al 28. Sul fronte ospedaliero sono adesso 941 i ricoverati, 6 in meno rispetto al giorno precedente, mentre in terapia intensiva sono 117, uno in più rispetto a ieri. Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 240, Catania 319, Messina 27, Siracusa 126, Ragusa 45, Trapani 86, Caltanissetta 75, Agrigento 105, Enna 68.

Scatta il Green Pass obbligatorio per i viaggi a lunga percorrenza

Dall’1 settembre, e fino al 31 dicembre prossimo, termine dello stato di emergenza, scatta invece l’obbligo di green pass per aerei, navi, traghetti e treni a lunga percorrenza. Viene inoltre “fortemente auspicato” l’aumento delle corse dei mezzi, soprattutto durante le ore di punta. Nel documento, pubblicato online, oltre alle regole sono indicate anche le percentuali di capienza da rispettare, settore per settore.

AUTOBUS E TPL, CONTROLLI A TERRA
Si prevede il “graduale riavvio delle attività di controllo” dei biglietti ma anche “delle prescrizioni relative ai dispositivi di protezione individuale, da effettuare, nella prima fase di riavvio, prioritariamente a terra”. La capienza dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale ed extraurbano non deve essere superiore all’80%. Tuttavia potrà essere aumentata esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria e un filtraggio “per mezzo di idonei strumenti di aereazione preventivamente autorizzati dal Cts”.

TRENI
Il green pass è richiesto per l’accesso ai treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo Intercity, Intercity Notte e Alta velocità. La verifica della certificazione verde è effettuata a bordo treno all’atto di controllo del biglietto. Nel caso in cui il viaggiatore non la esibisca o risulti essere non veritiera, il viaggiatore viene invitato a spostarsi in una zona riservata ai passeggeri senza certificazione verde e dovrà scendere alla prima fermata utile. La capienza è all’80%. È consentita la capienza massima a bordo dei treni a lunga percorrenza esclusivamente nel caso in cui sia garantito un ricambio di aria almeno ogni 3 minuti e l’utilizzo di filtri altamente efficienti.

AEREI
Oltre il green pass, viene richiesto di osservare diverse misure, come prevedere percorsi a senso unico all’interno dell’aeroporto e fino ai gate, mantenendo separati i flussi in entrata e uscita; misurare la temperatura; a bordo, la sostituzione della mascherina se si superano le quattro ore; gli indumenti personali nelle cappelliere devono essere custoditi in un contenitore monouso, consegnato al momento dell’imbarco. Anche in questo caso è consentita la capienza massima a bordo degli aeromobili nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Hepa.

NAVI E TRAGHETTI
Anche qui dal primo settembre al 31 dicembre 2021 è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una certificazione verde l’accesso alle navi e traghetti adibiti a servizio di trasporto interregionale, sino al raggiungimento della capienza dell’80%. Sono esclusi i traghetti impiegati per i collegamenti nello Stretto di Messina, ai quali si applicano le prescrizioni previste per il Tpl marittimo come ad esempio per il collegamento da e per le isole minori.

FUNIVIE, CABINOVIE E SEGGIOVIE
Indicate le percentuali di accesso, valide anche per i comprensori sciistici. Per le seggiovie: capacità di riempimento del 100%, con uso obbligatorio di mascherina. La portata è ridotta al 50% se le seggiovie vengono utilizzate con la chiusura delle cupole paravento. Per le cabinovie e le funivie: capacità di riempimento non superiore al 50% e obbligo di mascherina. Non sono previste limitazioni per le sciovie e i tappeti di risalita. Le precedenti capienze massime di riempimento del 50% “potranno essere elevate all’80% – viene aggiunto – nel caso in cui disposizioni legislative introducano, per tali mezzi di trasporto, l’obbligatorietà della certificazione verde Covid-19”.

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