“Le primarie costituiscono un meccanismo che ci consentirebbe di costruire un progetto fatto di donne e uomini di spessore, la cui autorevolezza rappresenterebbe per la Sicilia un importante e, ancor di più necessario, elemento di svolta”. Anche fra i Cinque Stelle prende corpo l’ipotesi delle primarie di coalizione, che tutti nel campo largo sostengono: dal Partito Democratico a Claudio Fava. L’ultimo a pronunciarsi è Luigi Sunseri, parlamentare del M5s: “La Sicilia – scrive Sunseri sui social – ha bisogno di un governo di rottura, che possa far immaginare ma, soprattutto, possa tracciare una strada diversa da quella in cui ci hanno condotto anni e anni di mala politica. Niente giochi di palazzo. La gente vuole guardarci in faccia e sentirsi rassicurata. Occorre individuare i soggetti da coinvolgere e, insieme, costruire un percorso virtuoso che abbia al centro la Sicilia. E che sia permeato da un unico parametro di riferimento: la meritocrazia”. Chiusura nei confronti del campo largo. Nel perimetro immaginato dal rappresentante grillino “non c’è spazio per gli uomini dell’attuale maggioranza, sgretolatasi tra le mani dei suoi stessi creatori”.

Infine la precisazione: “Non è il momento di parlare dei nomi dei candidati alla Presidenza della Regione, ma non dobbiamo perdere troppo tempo. Delineiamo il perimetro e individuiamo il metodo di scelta. Quella delle primarie è una strada che mi convince. Una cosa per me è certa: farò di tutto affinché il candidato presidente sia del Movimento 5 Stelle. Io ho già dato la mia disponibilità al gruppo regionale. Gruppo che ha maturato grandi competenze, gruppo che è cresciuto e che può dare un importantissimo contributo per il rilancio della nostra Sicilia”.