Mara Venier sa che è già pronto il lancio dei pomodori sulla sua inguardabile Domenica In. E con il coraggio tipico dei santoni della Rai – una casta bramina, che non riconosce i propri limiti e non vede le proprie colpe – cerca riparo sulla Nove, alla corte del suo amico Fabio Fazio. Ma la sofferenza, chiamiamola così, di “zia Mara”, regina di una televisione costruita sulla “semiologia dell’immobilismo italico” – è la sentenza del critico Aldo Grasso, sul Corriere della Sera – non impietosisce più nessuno.

Somiglia tanto al cambio casacca, esercizio nel quale si impegnano gli esponenti politici che si sentono mancare il terreno sotto i piedi e che, per mantenersi a galla, cercano rifugio in lidi più accoglienti e promettenti. La stagione autunnale delle transumanze si è aperta l’altro ieri in Sicilia con la fuga da Fratelli d’Italia del vice segretario regionale, uomo di fiducia del Balilla negli anni d’oro dello “spendi & spandi”, della corrente turistica. Va da sé che altri seguiranno. La fortuna di Caterina Chinnici, passata dal Pd a Forza Italia, e di Luca Sammartino, approdato alla Lega di Salvini dopo un lungo peregrinare tra i partiti di sinistra, lasciano intravedere ai tentennanti praterie di grandi soddisfazioni e di inenarrabili successi.

Sarà così anche per la Venier – la Madre Teresa di Campo dei Fiori, secondo Aldo Grasso – obiettivamente non ha molto da offrire al pubblico, se non il suo passato e i tanti amici ai quali lei, dal palcoscenico Rai, ha dispensato mille favori. Il critico del Corriere, in un articolo apparso ieri, non usa una mano leggera. A suo avviso la conduttrice di Domenica In “accumula passato, non cessa di fabbricarne e di precipitarvi il presente, senza dargli la possibilità di respirare”. Pure i bambini notano la sua totale difficoltà a muoversi in gruppo con i tre partner che le hanno assegnato.

Troverà un altro Eldorado nel quale macinare soldi e favori? La tv non è come la politica o, meglio, come Forza Italia che a Caterina Chinnici apre ponti d’oro per un terzo mandato che le farà maturare una pensione di oltre ventimila euro al mese. Il mondo della televisione è imprevedibile: a Fabio Fazio il passaggio dalla Rai alla Nove è andato benissimo, ma ad Amadeus è andato malissimo. Ma c’è un dettaglio che aiuta a capire: Fazio ha traslocato con tutto il suo programma e tutto il suo staff. Amadeus no. E Mara cosa portare con sé oltre il suo passato? Nulla di nulla. Ma se si iscrive a Forza Italia un seggio a Strasburgo non glielo nega nessuno.