La casta è morta, viva la casta. Mentre il governo sbarra la strada al terzo mandato dei presidenti di regione, i Cinque Stelle fanno cadere i paletti che sin dalla nascita del Movimento lo caratterizzavano come movimento anti-casta. Addio al principio “uno vale uno”. Ora uno vale uno, due… tre e anche quattro o cinque. Le nuove regole del M5s sul terzo mandato assomigliano molto a quelle del Pd. Sono incentrate cioè su ampi poteri di deroga al consiglio nazionale e al presidente Giuseppe Conte. Questo significa che potranno ricandidarsi tutti i big in bilico: Roberto Fico e Virginia Raggi in primis, che potranno presentarsi nuovamente alle elezioni, anche se hanno già all’attivo rispettivamente due mandati parlamentari e tre in consiglio comunale. Di più: con queste norme può candidarsi anche il parlamentare in carica che decida di correre come sindaco, come accade ad Emiliano Fenu, oggi deputato al secondo mandato e contemporaneamente in corsa come sindaco a Nuoro. “Lo ha deciso la costituente. Era già tutto scritto”, spiegano dal quartier generale di Conte. Continua su Huffington Post
