Più che una separazione, la spartizione di un regno per quanto sbrindellato e a ferro e fuoco, l’ennesimo strappo dolente nelle carni di una città Stato, che all’epoca del matrimonio imperiale sull’Ara Coeli presenziato dall’allora sindaco Walter Veltroni, godeva ancora di un certo credito. Era il 2005, si parlava di modello Roma, alla capitale non era ancora affiancata la parola mafia, e i cinghiali non s’azzardavano a entrare nel pomerio. Agli albori del millennio la città celebrava giubilei, scudetti – persino degli odiati cugini – ed esprimeva candidati premier. Continua su Huffington Post