Con lo scrutinio ancora in corso, Enrico Trantino è il nuovo sindaco di Catania. Al di là di ogni ragionevole cautela. Il candidato del centrodestra supera il 60 per cento e ottiene un successo (prevedibile) al primo turno. Staccatissimo il rappresentante del campo largo, Maurizio Caserta, che si ferma intorno al 27 nonostante il sostegno di Conte (ma non di Schlein) nell’ultima settimana di campagna elettorale. Terzo il deluchiano Savoca.

“Non potetemi chiamarmi ancora sindaco, fino a quando dato non sarà consolidato non è possibile farlo, per rispetto degli elettori”, ha detto Trantino. Che poi ha aggiunto: “Questo Comune per la condizione che vive non permette trionfalismi; solo grande senso di responsabilità. C’è tanto di buono in questa coalizione. Non dimentichiamo – ha proseguito – che è la coalizione del governo regionale e nazione e quindi c’è una sintesi assolutamente perfetta che consente di essere anche ottimisti su questo governo. Dispiace per la bassa affluenza, che dovrà servire da monito per invogliare la gente in futuro ad appassionarsi alla politica e ad andare a votare”. Primo aggiornamento sul dato delle liste: Fratelli d’Italia primo partito con il 13,8, davanti a Forza Italia (13,1) e Prima l’Italia (11).

Stesso disarmante divario a Ragusa, dove l’uscente Peppe Cassì, che non ha partiti al proprio fianco (ma solo il sostegno silente di Totò Cuffaro e Cateno De Luca, presenti da ‘civici’) sfonda il 60% dei consensi e riceve i complimenti dei suoi avversari. Staccatissimi i rappresentanti del campo progressista e del centrodestra: Schininà (Pd-M5s) è al 19,6, fa peggio Cultrera (FdI) sotto il 10. Ultimo Firrincieli dei Cinque Stelle con il 7,6. “Non me l’aspettavo con queste proporzioni – dice Cassì -. La città ha apprezzato il lavoro compiuto in questi anni. Con i cittadini si è instaurato in questi anni un rapporto di empatia. Questa è una città che ha delle qualità uniche. Abbiamo amministrato con onestà e trasparenza”.

Partita molto più aperta a Trapani e Siracusa. Nel primo caso scatta la conferma per Giacomo Tranchida, area dem e con dieci liste al seguito: dopo un pomeriggio sul filo del rasoio, infatti, l’esponente del Pd (qui presente senza simbolo) ha superato il fatidico 40%, che gli eviterà il ricorso al ballottaggio. Decisivo l’apporto della lista Trapani Tua, quella degli “amici” dell’assessore leghista Mimmo Turano, che si avvicina al 9% e garantisce a Tranchida l’elezione immediata. Certo il secondo turno a Siracusa: i dati ufficiali confermano il vantaggio di Ferdinando Messina (centrodx) sull’uscente Francesco Italia (Azione), che però beneficia del voto disgiunto in suo favore (circa sette punti). Più staccata Renata Giunta (Pd-M5s). Bandiera solo quarto.

A Modica, uno dei comuni più popolosi al voto col proporzionale, Maria Monisteri sfiora il 70%: sarà lei a raccogliere l’eredità di Ignazio Abbate (DC) che si era dimesso per candidarsi all’Assemblea regionale.  A Taormina, invece, trionfa Cateno De Luca sull’uscente Mario Bolognari: per l’esponente di Sud chiama Nord è il quarto comune da amministrare, dopo Fiumedinisi, Santa Teresa di Riva e Messina.

I dati dell’affluenza

È di oltre il 56,39 per cento il dato definitivo dell’affluenza alle urne nei 128 Comuni siciliani interessati dalle elezioni amministrative del 28 e 29 maggio. Complessivamente hanno votato 756.144 cittadini su 1.340.983 aventi diritto.

Nel dettaglio, il dato provinciale di affluenza nell’Agrigentino, dove si votava in 14 comuni, si è attestato al 48,21 per cento degli aventi diritto (58.066 votanti); nella provincia di Caltanissetta (5 comuni) ha votato il 40,63 per cento degli elettori (12.729); in provincia di Catania (19 comuni alle urne), il 57 per cento degli elettori (280.779); nell’Ennese (9 i comuni interessati) ha votato il 50,43 per cento degli elettori (45.066), nel Messinese, la provincia con più comuni al voto (32), l’affluenza si è attestata al 63,67 per cento (54.069); nella provincia di Palermo (con 25 comuni al voto), si è recato alle urne il 60,24 per cento degli aventi diritto (59.299); nel Ragusano (4 comuni), affluenza del 57,89 per cento (83.626) e nel Siracusano (8 comuni) del 57,35 percento (89.404); nella provincia di Trapani (12 comuni al voto) affluenza al 59,17 per cento (73.106).

Il comune con più votanti in Sicilia è risultato Santa Domenica Vittoria, nel Messinese, in cui ha votato il 79,74 per cento; seguito da Cerda e Geraci Siculo, in provincia di Palermo, rispettivamente con il 77,13 e il 76,58 per cento. Quello in cui si sono registrati meno votanti, invece, è Sant’Angelo Muxaro, nell’Agrigentino, con solo il 28,90 per cento di votanti.