Trent’anni dopo non si è ancora spenta la magia di Italia ’90. E a riportarla in auge è stato uno dei suoi eroi: Totò Schillaci. L’ex calciatore di Juventus e Inter, il miglior interprete della Nazionale di Azeglio Vicini che concluse al terzo posto il Mondiale di casa, ha svelato ieri le sue “memorie”. In una chiave, però, un po’ particolare: il rap. Il campione siciliano, infatti, ha presentato il brano “Gli anni negli anni”, in collaborazione con Mario Fucili, in arte 78Bit, al maniero di Acicastello. “E’ un resoconto vorticoso delle emozioni provate proprio negli anni del Mondiale – ha commentato Schillaci coi cronisti -. Ho condiviso le mie idee con un cantante vero. Io mi limito a parlare. Lui, Mario Fucili, lo chiama rap. Per me sono parole frutto di un’esperienza indimenticabile, quella vissuta sui campi”. Schillaci si è anche soffermato sulle difficoltà delle società siciliane, che hanno dovuto fare i conti anche con la pandemia: “In Sicilia è un momento difficile – ha detto -, abbiamo vissuto tempi fantastici, anche con 3 club in Serie A. Periodo triste, soprattutto per le tante società dilettantistiche che hanno ancor più difficoltà a investire”.