I più brillanti tra i nostri giustizialisti dovrebbero prendere appunti, fosse mai che in futuro possa tornare utile anche a loro quanto è accaduto ieri sul fronte russo. Vladimir Putin si è presentato in mimetica, affiancato da Valerij Gerasimov, e ha spiegato ad un gruppo di ufficiali che la sua guerra per sottomettere l’Ucraina è in realtà una lotta contro la corruzione. Perché a Kyiv, queste le sue parole, comanda “un gruppo di persone aggrappate al potere per arricchirsi, sedute su water d’oro, che non pensano minimamente al destino del proprio paese e della gente comune”. Ne consegue che sia sacrosanto che i civili ucraini vengano massacrati giorno e notte dai bombardamenti ordinati dallo stesso Putin, che com’è noto ha a cuore sopra ogni cosa “il destino e la gente comune” dell’Ucraina. A noi italiani che, più modestamente, siamo abituati da decenni all’uso politico della giustizia Mosca sta impartendo una lezione su come passare direttamente all’uso della giustizia come strumento di sterminio di massa. Continua su Huffington Post


