I russi potranno tornare a gareggiare nel Judo con tanto di inno e bandiera. La Federazione mondiale di Judo (Ijf) – di cui Vladimir Putin è stato presidente onorario, poi espulso in seguito alla guerra – è la prima a porre fine al bando internazionale per lo sport. Da Bishkek, in Kirghizistan, il presidente russo non commenta quello che potrebbe essere un primo passo verso l’avvicinamento della Federazione russa alle Olimpiadi di Los Angeles, una delle tante questioni di cui sta discutendo con gli Usa. Se la parola Judo significa “via della cedevolezza”, capacità di sfruttare la forza dell’avversario a proprio vantaggio, Putin si appoggia della forza degli Stati Uniti per fissare un prezzo altissimo per mettersi a sedere e dialogare anche con l’Ucraina per la fine della guerra.
La guerra si fermerà “quando le truppe ucraine lasceranno i territori occupati, altrimenti raggiungeremo i nostri obiettivi militarmente. Alcuni ci chiedono di continuare a combattere finché l’ultimo ucraino non morirà. Siamo pronti a questo”. Per il presidente russo la sovranità russa su Donbass e Crimea rimane una “questione chiave”, da discutere insieme agli americani. Il loro piano “può essere la base”, su cui Putin promette di avviare un negoziato “serio”, ma non di certo la soluzione. “Dobbiamo sederci e parlare”, aggiunge. Continua su Huffington Post


