Un banco di sardine contagia Palermo

La manifestazione delle sardine in piazza verdi davanti al treatro Massimo, Palermo, 22 novembre 2109. ANSA/IGOR PETYX

Anche il sindaco Leoluca Orlando, assieme all’Amministrazione comunale, hanno preso parte al primo raduno delle “sardine” di Palermo. Dopo i successi di Bologna e Modena, dove quattro ragazzi hanno proposto l’iniziativa per arginare la scalata di Salvini in vista delle prossime Regionali, anche il capoluogo siciliano è stato investito da questa ondata pacifica che si è riversata in piazza Verdi. Di fronte al Teatro Massimo si sono riunite migliaia di persone provenienti da tutta la Sicilia, che hanno intonato “Bella Ciao”. Per ribadire la più completa adesione ai valori democratici, e la più ferma condanna verso ogni deriva sociale e autoritaria. “Cari populisti, per troppo tempo avete tirato la corda e adesso si è spezzata – è stato il grido di una manifestante – Avete scelto di affogare i vostri contenuti politici in una comunicazione vuota. Per troppo tempo vi abbiamo lasciato ridicolizzare argomenti serissimi. Avete distrutto la vita delle persone sulla rete e per troppo tempo vi abbiamo lasciato campo libero. Adesso ci avete svegliato e siete gli unici che devono avere paura. Siamo tanti e siamo più forti di voi”. “Siamo qui per contestare la politica dell’ex – per fortuna ex – ministro dell’Interno Matteo Salvini” le ha fatto eco un collega.

I COMMENTI DELLA POLITICA

“Il movimento delle sardine – ha detto Orlando – è un segno importante di vitalità democratica e di voglia di partecipazione attiva che attraversa il Paese. Un movimento che in modo significativo ribadisce l’importanza della difesa e della concreta applicazione dei valori democratici costituzionali, contro ogni deriva autoritaria, rigurgiti neofascisti e intolleranze populiste in Italia. Aver posto al centro i diritti di tutti e di ciascuno fa di questo movimento di cittadini, anche a Palermo, un’importante risorsa per proseguire un cammino amministrativo e politico che proprio ai più fragili ha indirizzato la propria attenzione. La nostra città ha scelto con la sua amministrazione comunale di porre al centro della comunità i diritti, contro ogni espressione di odio, intolleranza, violenza e discriminazione contro i più vulnerabili”.

La partecipazione di Orlando all’evento di piazza Verdi ha indispettito la Lega: “Ancora una volta siamo di fronte a un’intollerabile presa di posizione ideologica del sindaco Orlando – aveva scritto in una nota Igor Gelarda, capogruppo del Carroccio a palazzo delle Aquile – Non è politicamente corretto che il sindaco faccia aderire al movimento delle sardine l’amministrazione comunale. Se vuole aderire a livello personale o vogliono aderire altri consiglieri lo facciano, ma questa è l’ennesima violenza che lui sta compiendo nei confronti dei cittadini di Palermo, che dimentica fin troppo spesso di rappresentare. È lo stesso principio della bandiera transgender posta sui pennoni di Palazzo delle aquile, in mezzo alle bandiere ufficiali. Dove una cosa è il rispetto per le iniziative e le manifestazioni, e ben altra cosa il fatto che lui vuole imporre a Palermo e ai palermitani certe sue prese di posizione ideologiche”.

Sulla stessa linea anche Forza Italia: “E’ l’ennesima trovata del sindaco per distrarre la cittadinanza – ha detto Andrea Mineo – Questa volta sono le sardine che giocano a suo favore ed egli ne approfitta aderendo, non a nome personale, ma dell’amministrazione comunale appioppando la bandierina sul movimento spontaneo che si riunirà in città. Anziché pensare a ricompattare la maggioranza per rilanciare l’azione amministrativa, anziché pensare agli innumerevoli problemi della nostra città fra i quali l’assestamento di bilancio, le società partecipate che non funzionano, il personale insufficiente, ci si inventa l’ennesima arma di distrazione di massa lanciando l’amo alle sardine”.

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