La Confraternita di Palazzo d’Orleans, quella dei Santissimi Renato e Marcello, patroni di Forza Italia, si arricchisce di nuovi chierici. Non bastava Gaetano Armao, l’opaco avvocato d’affari che, dietro un compenso di sessantamila euro l’anno, cura la sacrestia – il retrobottega, stavo per dire – del presidente della Regione. Non bastava Simona Vicari, ex senatrice ed ex sindaco di Cefalù, alla quale viene pagato uno stipendio di altri sessantamila euro. L’altro ieri, dopo un noviziato durato quasi un anno, è entrato a far parte del ristretto circolo degli esperti anche Tony Scilla, riverito cacicco forzitaliota di Trapani. Era stato tra gli ultimi ad abbandonare Gianfranco Micciché e a transitare nella Confraternita dei SS. Renato e Marcello. L’attesa è stata lunga ma alla fine il miracolo si è compiuto. Sessantamila euro fanno venire la vista agli orbi.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Un nuovo chierico per Palazzo d’Orleans
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