Ma il Pd siciliano – il glorioso partito che ha tra le sue ascendenze Gramsci e Togliatti, Pio La Torre ed Emanuele Macaluso – sta con Mario Draghi e tutti quelli che potevano salvare l’Italia o con l’allegra brigata di Giuseppe Conte, la Taverna e il Dibba che puntualmente se la gode in giro per la meravigliosa Russia di Putin e Lavrov? Siccome non sa fare altro che galleggiare, il Pd di Sicilia insiste nella farsa delle primarie. E, come se nulla fosse, si presenta agli elettori con i guastatori a cinque stelle che, proprio ieri, hanno affossato, con Draghi, tutti i ministri dell’area dem, da Franceschini a Guerini. Diciamolo: è un partito che non sa più vedere le rovine che lo circondano. Che pur di rimanere sopra il filo d’acqua è disposto a rinunciare a qualsiasi battaglia e a qualsiasi decenza. Scusate la franchezza: ma peggio dei grillini c’è solo il Pd.