In questa Palermo “regia e conventuale” i motivi per piangere non mancano. Basta dare uno sguardo alla vergogna dei Rotoli con oltre cinquecento bare accatastate in un magazzino come rifiuti in una discarica. O al dramma della Rinascente di via Roma che sta per chiudere, ultimo esempio di una città che scivola “verso il fondo senza mai toccare il fondo”. Ma il sindaco Orlando e il suo assessore alla Mobilità hanno voluto anche regalarci un momento di inarrivabile comicità. E lo hanno fatto assegnando a Palermo uno sfregio privo di senso e di utilità: hanno sventrato alcune arterie di grande traffico; hanno portato il parcheggio delle auto al centro della carreggiata e hanno realizzato le piste ciclabili. Con un brillante risultato: che su quelle piste non si è mai visto un ciclista. Meraviglioso esempio di piritollagine e utopia. Viva Palermo e Santa Rosalia.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Una pista ciclabile di piritolli e utopisti
giusto catanialeoluca orlandopalermo
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