Oltre 60 mila vaccini somministrati nella giornata di sabato. Record di prime dosi. Ruggero Razza, tornato sulla plancia di comando, ha qualcosa per cui esultare. “Da giorni la Sicilia supera i target indicati dalla struttura nazionale – afferma l’assessore alla Salute – ed è il segnale del desiderio di rinascita dei siciliani che vogliono ritornare ad una vita normale. I dati costanti, il contributo della rete dei punti vaccini, con i tanti hub territoriali, lo sforzo che sta compiendo la medicina generale, la piena e fattiva collaborazione con la sanità militare, sono gli elementi positivi sui quali investire nel mese di giugno, che ci vedrà ricevere – secondo quanto fino ad ora comunicato – oltre un milione e trecentomila vaccini delle quattro tipologie finora autorizzate dagli Enti regolatori”. Fino alle 9 di domenica, nell’Isola è stato somministrato l’88,6% delle dosi disponibili, di un punto sotto la media nazionale (89,7). : “Siamo già la quarta regione italiana per numero di vaccinati con la seconda dose – ha detto l’assessore, come riporta il Giornale di Sicilia -. L’obiettivo è arrivare a fine giugno con la metà della popolazione che ha ricevuto almeno la prima dose”. Oggi ad avere avuto almeno una somministrazione è il 40% dei siciliani.

“In settimana, su disposizione del presidente Musumeci, saremo anche pronti alla firma della convenzione con le farmacie”, aggiunge Razza. A livello nazionale l’accordo quadro porta la firma del 29 marzo. In Sicilia si era registrata l’adesione di quasi 800 farmacie: ma i tempi si sono clamorosamente allungati. L’ingresso in gioco dei farmacisti potrebbe permettere di raggiungere gli ultraottantenni che mancano all’appello e che lo stesso Razza, nei giorni scorsi, ha promesso di censire. “Lunedì mattina, con il presidente della Regione, incontrerò i direttori generali delle Aziende perché dobbiamo prepararci non solo a crescere ancora di più, se il numero dei vaccini consegnati lo consentirà, ma dobbiamo individuare azioni di recupero dei target più anziani”.

La convenzione, inoltre, potrebbe tornare utile per la terza fase della campagna. A partire dall’autunno, in attesa che si raggiunga l’immunità di gregge dal 70% della popolazione, sarà richiesta la terza dose per chi ha completato il ciclo vaccinale nei primissimi mesi del 2020. “Dobbiamo iniziare a prevedere che la macchina degli hub si fermi quanto più ci allontaneremo da una situazione di emergenza, pur mantenendo la necessità di continuare a vaccinare – sintetizza l’assessore – Alle farmacie andrà per lo più il siero di Johnson&Johnson, più facile da conservare e che si somministra con una sola iniezione”. Inoltre bisognerà convincere i medici di base, spesso bistrattati da Musumeci, a fare di più. A Trapani ne hanno aderiti 8 su 110.

La Regione, intanto, mette a regime altre iniziative: con la prima spalanca le porte degli hub vaccinali – fino a martedì 8 giugno – a tutti gli over 18 che decidano di vaccinarsi con AstraZeneca. Questi gli hub e i punti vaccinali che aderiscono all’iniziativa Porte aperte AstraZeneca distribuiti nelle nove province:

Ragusa:
Hub ex ospedale Civile

Catania:
Hub di S.G. La Rena
Hub di Acireale
Hub di Caltagirone

Agrigento:
Hub di Agrigento
Hub di Sciacca

Trapani:
Hub San Michele, Trapani
Hub di Alcamo
Hub di Partanna

Caltanissetta:
Hub Caltanissetta
Hub Gela

Enna:
Hub di Enna (PO Umberto I)

Messina:
Hub Fiera, Messina
Hub di Parco Corolla, Milazzo
PTA, Barcellona
Presidio Osp. Mistretta
Palatenda, Brolo
Concattedrale, Patti
Parcheggio Lumbi, Taormina
Hub di Capo D’Orlando
Ospedale militare, Messina
Hub Palarescifina, Messina

Palermo:
Hub Villa delle Ginestre, Palermo
Hub di Cefalù
Hub di Bagheria
Hub di Misilmeri
Hub Fiera Palermo – Padiglione 20 A

Siracusa:
Hub Urban center.