La vaccinazione riprenderà a gonfie vele. Parola di Nello Musumeci, che questo pomeriggio ha inaugurato l’hub vaccinale di Ragusa: 24 postazioni e oltre 100 sanitari nella sede dell’ex ospedale Civile. “Se le notizie che arrivano da Bruxelles e da Roma sono confermate – ha dichiarato il governatore – non dovrebbe esserci più un solo giorno di pausa, ed entro settembre-ottobre avremo necessariamente concluso”. Sul caos provocato da AstraZeneca il presidente della Regione si tira fuori: “Abbiamo affidato alla magistratura il compito di accertare se esiste una correlazione fra i decessi e l’effetto della somministrazione. Finché non verranno imposte delle misure di divieto dalla comunità scientifica – ha spiegato – abbiamo il dovere di inchinarci al valore e al significato del vaccino, non di demonizzarlo”.

Il governatore ha poi ammesso le difficoltà nell’accettare il ritorno in zona arancione. Ma ha spiegato che la Regione non può nulla sul piano dei ristori: “Più che le restrizioni, credo sia necessario il sostegno per le famiglie in difficoltà e gli operatori economici. A un imprenditore si può chiedere di stare chiuso 4-5 mesi, ma l’importante è che poi si mettano nelle condizioni lui e i suoi dipendenti di poter sopravvivere. Ho chiesto al governo nazionale di accelerare questo processo, mentre la Regione che vive di risorse derivate ha svolto la propria funzione. Ma si tratta di briciole rispetto a quello che lo Stato potrebbe far arrivare”.

Razza, spiegando che i prossimi hub vaccinali sorgeranno nelle zone industriali, ha ringraziato i medici che si stanno mobilitando per far andare avanti la campagna. E ha chiarito che “la Sicilia non ha mai deciso autonomamente quale ordine dare alla priorità di vaccinazione, ma ha attuato un primo piano predisposto dal commissario per l’emergenza Arcuri che teneva conto di alcune categorie e servizi essenziali, e che si era reso necessario perché uno dei vaccini (AstraZeneca, ndr) aveva un limite d’età a 55 anni. Mi auguro che il piano predisposto dal generale Figliuolo – ha aggiunto – sia in grado di dispiegare i suoi effetti così come è scritto. Qualche volta ho come la sensazione che si scrivono cose che poi sono difficili da realizzare. Ma noi dobbiamo essere ottimismi: quindi sono convinto che il generale Figliuolo saprà fare molto bene. Il mio auspicio è che sappia farlo anche confrontandosi, cosa che fino a oggi non è emersa”.

Il nuovo piano dei vaccini: spazio alle persone vulnerabili

Prenderà il via la prossima settimana in Sicilia la campagna di vaccinazione anti-Covid per le persone “estremamente vulnerabili”. Si tratta di una platea di circa 500 mila cittadini. La struttura dell’assessorato regionale della Salute – alla luce dell’aggiornamento del Piano vaccinale nazionale (varato lo scorso 10 marzo) e tenendo conto delle priorità definite e delle indicazioni relative all’utilizzo dei vaccini disponibili – sta procedendo all’organizzazione delle prenotazioni per i cittadini che rientrano nella categoria “estremamente vulnerabili”, cioè persone affette da condizioni di danno d’organo preesistente o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a Sars COv2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di Covid-19. CLICCA QUI PER CONSULTARE L’ELENCO

Si tratta del secondo importante step su un target fragile: la Sicilia, infatti, già lo scorso 2 marzo ha avviato la campagna di somministrazione del vaccino sui disabili gravissimi ed i loro caregiver. La prenotazione della vaccinazione potrà avvenire tramite la piattaforma telematica messa a disposizione dalla struttura commissariale nazionale, gestita da Poste Italiane. Ovviamente, per i cittadini che, per condizioni di salute certificate, non potranno recarsi nei punti vaccinali territoriali, sarà possibile prenotare la vaccinazione a domicilio, tramite call-center.

Intanto, in linea con il nuovo piano vaccinale varato dal governo nazionale, prosegue la vaccinazione dei siciliani over 80, della fascia 70-79 anni, del personale scolastico e universitario docente e non docente, delle forze armate di polizia e del soccorso pubblico, dei servizi penitenziari italiani, delle comunità residenziali. Infine, seguendo le disposizioni del nuovo piano nazionale che ha bloccato di fatto la somministrazione del vaccino sul target dei cosiddetti ‘servizi essenziali’, anche in Sicilia si proseguirà con le vaccinazioni programmate per età anagrafica e non per categoria.

Sospesa, così, la somministrazione agli avvocati. Compresi quelli che si erano già registrati e, già da lunedì, avrebbero dovuto ricevere una dose di AstraZeneca: “Non è possibile avere individuato i fruitori di un servizio pubblico essenziale e ora tornare sui propri passi – spiega Giovanni Immordino, presidente dell’Ordine degli avvocati di Palermo -. È inaccettabile, soprattutto dopo che molti di noi hanno già effettuato le prenotazioni fino a metà aprile. Non entro nel merito delle scelte del Governo – continua – ma è ovvio che gran parte del nostro lavoro si effettua in presenza e quindi il rischio di contagio è alto. Sono state avviate interlocuzioni con la Regione per garantire almeno il rispetto della prenotazione effettuate”. Stop anche per i magistrati, gli autotrasportatori e i netturbini.

Il piano di Figliuolo: 500 mila vaccini al giorno

È stato diffuso il piano del Commissario straordinario, generale Francesco Paolo Figliuolo, per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale. I due pilastri per condurre una rapida campagna – rende noto il governo – sono la distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e l’incremento delle somministrazioni giornaliere. L’obiettivo è di raggiungere a regime il numero di 500 mila somministrazioni al giorno su base nazionale, vaccinando almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre, triplicando così il numero giornaliero medio di vaccinazioni delle scorse settimane, pari a circa 170 mila. Intanto il ministro della Salute, Roberto Speranza, rassicura gli italiani sui vaccini: “Ho piena fiducia delle nostre agenzie regolatorie, l’europea Ema e l’italiana Aifa. I vaccini in Italia e in Europa sono tutti efficaci e sicuri, ma ciò non toglie che continueremo a verificare e controllare tutto con la massima attenzione. È stato un risultato straordinario della comunità scientifica arrivare al vaccino – ha detto Speranza a ‘Repubblica’ -. Ormai nel mondo sono state somministrate circa 350 milioni di dosi e l’evidenza ci dice di una piena sicurezza e efficacia. Continueremo con i controlli, ma non dimentichiamo mai che il vaccino è la vera arma per vincere definitivamente questa sfida”.

AstraZeneca: gli ispettori del Ministero in Sicilia

Gli ispettori del ministero della Salute sono arrivati in Sicilia oggi pomeriggio per le verifiche sulla morte del sottufficiale della Marina militare Stefano Paternò, 43 anni, deceduto a Misterbianco (Ct). Il giorno prima si era sottoposto alla prima dose di vaccino. Gli ispettori – si apprende – faranno visita prima al 118 di Catania, poi alla Asp di Siracusa, quindi alla base di Augusta. La prima parte dell’autopsia sulla salma del sottufficiale, secondo quanto riferito da più fonti, non ha fornito alcuna risposta ai quesiti posti. Altri esami saranno eseguiti la prossima settimana. Nel frattempo anche in Piemonte è stato ritirato un lotto del vaccino.