Gaetano Galvagno non è stato invitato alla riunione di maggioranza convocata a Palazzo d’Orléans dal presidente della Regione, Renato Schifani. Un’assenza rumorosa, soprattutto dopo i messaggi di solidarietà e incoraggiamento ricevuti dal presidente dell’Ars a margine del dibattito che l’ha coinvolto qualche settimana fa, nel pieno della tempesta politica e delle accuse di corruzione da parte della Procura di Palermo. “Caro Gaetano, non devi fare un passo indietro ma due passi avanti”, aveva detto il capogruppo del MpA, Giuseppe Lombardo. E invece, al primo giro di tavolo utile, Galvagno resta fuori.

L’incontro, secondo le prime indiscrezioni, si sarebbe concluso con una “fumata grigia”. A proposito della manovrina che si appresta a essere discussa in commissione Bilancio, Schifani avrebbe ribadito che non ci sarà spazio per le “mance” . Ma si apre uno spiraglio – da approfondire a settembre – per finanziare interventi infrastrutturali ritenuti prioritari, sulla base di esigenze territoriali documentate. Quanto alla riforma dei Consorzi di bonifica, come già annunciato dal presidente della Regione, è tutto rinviato all’autunno. Nel frattempo, dal fronte Mpa emergono nuove rivendicazioni su sottogoverno e sanità, mentre anche dentro Forza Italia non mancano segnali di nervosismo.