Xi Jinping abbagliato da Palazzo Reale

La giornata palermitana di Xi Jinping è iniziata alle 15.45 di ieri pomeriggio, quando l’aereo di Stato cinese, che aveva a bordo il presidente della repubblica popolare e la sua consorte, Peng Liyuan, è atterrato all’aeroporto Falcone-Borsellino. Xi è stato accolto dal presidente della Regione Nello Musumeci, dal prefetto di Palermo Antonella De Miro e dal sindaco Leoluca Orlando. Poi il trasferimento a palazzo dei Normanni, per una visita guidata che è durata una quarantina di minuti. In quel caso a fare gli onori di casa c’erano il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, e la moglie Elena.

Qui Cadili assieme a Xi Jinpingmore

Xi è stato colpito dalla bellezza del palazzo Reale e della Cappella Palatina, dove la sua attenzione è stata catturata dai serpenti-draghi, mirabilmente illustrati da Giovanni Scaduto, storico dell’arte della Fondazione “Federico II”. Xi Jinping ha attraversato la Sala dei Viceré, ha visitato la Sala Pompeiana e la Sala cinese, e, lungo il corridoio che porta alla Stanza di Ruggero, si è soffermato davanti ad un quadro raffigurante la Palazzina cinese: “Questa mia visita a Palermo – ha detto il presidente – è stato un grande spot per la città e la Sicilia. Sono sicuro che in futuro verranno milioni di turisti cinesi”.

La sorpresa più grande, però, è stata la performance del puparo più giovane del mondo, Antonio Tancredi Cadili, di 8 anni, che, nella Torre Pisana, ha rappresentato un brano dell’Opera dei Pupi: il dialogo tra Orlando e la bellissima Angelica, che era originaria del Catai, la nuova Cina. Alla fine della breve rappresentazione, il presidente Miccichè ha donato al presidente cinese il pupo rappresentante Angelica.  Particolarmente colpito dalla bravura di Cadili, il presidente Xi ha aggiunto che “anche in Cina, nella provincia del Fujian, c’è uno spettacolo di pupi e sarei felice di invitarti per fartelo vedere”, ha detto, rivolgendosi al piccolo puparo. A conclusione della visita, che ha visto anche un breve colloquio con Musumeci e Orlando, Micciché ha precisato che “non si è parlato né di accordi, né di affari. È venuto qui in vacanza e ci ha fatto il regalo migliore, perché, conoscendo il mondo cinese, appena si saprà che il presidente Xi è venuto qui per turismo, dovremo raddoppiare gli aeroporti”.

In serata Xi e la sua delegazione si sono spostati a Villa Igiea per la cena e il pernottamento. Oggi il volo di ritorno: ad attenderli c’è la Costa Azzurra.

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