Si è concluso a Palermo il VI Congresso regionale del Partito Democratico siciliano, che ha ufficializzato la conferma di Anthony Barbagallo alla guida del partito. Al suo fianco, nel nuovo assetto organizzativo, la neoeletta presidente dell’Assemblea regionale Cleo Li Calzi, prima donna a ricoprire questo ruolo nella storia del Pd Sicilia.

La candidatura di Li Calzi, proposta dal commissario congressuale Nico Stumpo e sostenuta da una raccolta firme, è stata approvata all’unanimità. «Sono onorata – ha detto la neo presidente – e sento tutta la responsabilità. La rigenerazione del Pd partirà da subito, con i nostri lavori».

Nel corso del congresso sono stati inoltre eletti Valentina Chinnici come vicesegretaria regionale e Alfredo Rizzo nel ruolo di tesoriere. Completata anche la nuova Commissione regionale di garanzia. Nel suo intervento conclusivo, Barbagallo ha rilanciato la sfida del rinnovamento del Pd in Sicilia, sottolineando la necessità di aprirsi alla società civile e al mondo dell’associazionismo. «Il nostro partito – ha detto – deve tornare credibile e combattere ogni forma di autoreferenzialità. La nostra identità resta legata ai valori di Pio La Torre e di Pier Santi Mattarella. La priorità è la lotta alla mafia e la costruzione di un partito giusto, inclusivo e femminista».

Ma in sala si sono visti solo una manciata di deputati regionali (tra cui Dipasquale e Safina), mentre hanno fatto rumore le assenze del capogruppo all’Ars, Michele Catanzaro, del presidente dell’Antimafia Cracolici e di molti altri big del partito. “Non sarà la proclamazione di un segretario dimezzato a mettere la polvere sotto il tappeto – hanno fatto sapere i rappresentanti siciliani delle aree che fanno capo a Bonaccini e Orfini, secondo quanto riportato da Repubblica – o, peggio ancora, a cancellare le forzature e le illegittimità del congresso regionale. Anthony Barbagallo, ancora una volta, non ha avuto nemmeno rispetto della commissione nazionale di garanzia, che proprio in questi giorni si sta occupando dei ricorsi sul congresso siciliano: bisognava aspettare l’esito”.