Sulle ultime accuse sferrate da Marco Travaglio nei confronti di Mario Draghi, ieri a Bologna, è intervenuto il capogruppo al Senato di Italia Viva, Davide Faraone. “Travaglio alla festa di di articolo 1, il partito di Bersani e del ministro Speranza, parlando di Mario Draghi ha detto: «è un figlio di papà che non capisce un c***o». Applausi dalla platea. Muta e soddisfatta Chiara Geloni che lo intervistava. Siamo abituati alle volgarità, alle offese e agli insulti di quest’ominicchio del giornalismo italiano – ha attaccato Faraone -, ma davvero ieri ha superato il limite della decenza. Perché, mettendo da parte il curriculum di Mario Draghi che non basterebbe neppure un numero del Fatto Quotidiano per contenerlo, «figlio di papà» proprio no. Non lo accetto. Mario Draghi ha perso suo padre quando aveva 15 anni, e dopo cinque anni perse anche la madre. E a prendersi cura di lui fu la zia. Le scuse di Travaglio non arriveranno mai, ma una cosa è leggere le volgarità sul suo giornale, che è già dura prova di resistenza umana, altra cosa è ascoltare queste parole dal palco di un partito che sta al governo proprio con Draghi e ciò è francamente inaccettabile. Per non dire disgustoso. Forse le scuse dovrebbero arrivare proprio da chi siede accanto al presidente del Consiglio”.