Leoluca Orlando scandisce a chiare lettere una parola che convince il giusto: cronoprogramma. E’ quello che ha prospettato al Consiglio comunale, ieri, per risolvere l’annosa questione dl cimitero dei Rotoli, e delle 990 bare accatastate nel tendone. Privazione della dignità per i morti e per i vivi. Non c’è riuscito in più di un anno, perché dovrebbe farlo in pochi mesi? Il professore, che a Sala delle Lapidi ha dato un segnale d’apertura verso le opposizioni (ormai pronte a sfiduciarlo), ha spiegato che “provvederò a redigere un cronoprogramma esponendo, punto per punto, le soluzioni per le singole criticità e i tempi nei quali queste potranno essere risolte a seguito di interventi dell’amministrazione comunale e delibere del consiglio comunale”. Un modo per anticipare il blitz di Matteo Salvini, pronto a fiondarsi a Palermo per sfilare un altro feudo al Pd.

“Sarà possibile così – ha aggiunto il primo cittadino – dare una risposta al dolore dei familiari ai quali esprimo il disappunto e il rammarico impegnandomi, insieme agli uffici comunali e al consiglio comunale, a fornire risposte concrete assumendosi ognuno la propria responsabilità. Laddove si dovranno affrontare interventi particolarmente complessi, ciò sarà esposto nel cronoprogramma per capire se un intervento rientra o meno nelle competenze del sindaco o del consiglio comunale o se è, dunque, necessario chiedere l’intervento di altri organismi. Sulla base di questo documento, che tiene conto delle indicazioni del consiglio comunale, adotterò le ordinanze necessarie”. Tempo previsto per la risoluzione dell’emergenza 3-4 mesi. A voler essere ottimisti. La parte più importante della proposta riguarda la convenzione con il cimitero di Sant’Orsola, che ha disposizione mille loculi. Ma le famiglie, alle quali è stato richiesto un contributo di 800 euro per acquistarne uno, non aderiscono in massa.

Poi serve il piano triennale delle opere pubbliche, recentemente bocciato dall’aula, per far partire il resto della progettazione: il forno crematorio (245 mila euro), il campo di inumazione (317 mila), i 430 loculi fuori terra, l’allargamento da 1.453 posti (4,2 milioni), fino al nuovo cimitero da 27 mila posti a Ciaculli e all’ampliamento da 2.800 spazi del camposanto di Santa Maria di Gesù. Le opposizioni però non ci sentono, e sulla mozione di sfiducia presentata qualche giorno fa da Fratelli d’Italia, ora, sono comparse altre due firme: quella di Ugo Forello e di Chiara Argiroffi, entrambi di Oso. Siamo a 9, ne mancano 7. A conti fatti potrebbero bastare quelle del gruppo di Italia Viva, che si dice sempre più interessato.

“Chiediamo un doppio commissariamento – scrivono i consiglieri Gelarda e Caronia -. Un commissario per la gestione della situazione attuale. Ed un commissario per gestire il progetto del nuovo cimitero, perché non vadano persi i 30 milioni già disponibili fra fondi CIPE e fondi FSC e che rappresentano l’unica vera soluzione strutturale al problema delle sepolture. Il sindaco non è stato e non è in grado di gestire una delle tante, certamente la più clamorosa fra tutte le emergenze. Per questo, come gruppo consiliare della Lega, non possiamo che ribadire la necessità di chiudere al più presto l’esperienza di Leoluca Orlando sindaco”. Sull’ipotesi del commissario concorda anche Randazzo del M5S: “E’ l’unica soluzione attuale e percorribile”.

Obiettano i consiglieri di Sinistra Comune, vicini ad Orlando: Non servono commissari straordinari, da più parti inutilmente invocati, e ancor meno le dimissioni del sindaco, che aggraverebbero ulteriormente le condizioni di disagio della città. Chiediamo al primo cittadino di servirsi dei poteri conferiti ai sindaci dalla legge per utilizzare subito tutti loculi messi a disposizione in città ed eventualmente, con l’aiuto del prefetto, anche quelli disponibili nell’hinterland. Superata l’emergenza, bisognerà proseguire con tutte le iniziative necessarie a creare un sistema cimiteriale moderno, che consenta di evitare l’insorgere di nuove emergenze”.

Lega: risposte insufficienti, due interrogazioni in parlamento

“La vergogna e lo scempio del cimitero dei Rotoli a Palermo devono finire”. Lo scrive in una nota il segretario regionale della Lega, Nino Minardo. “Oggi vengono depositate in Senato e alla Camera due interrogazioni. La prima è del segretario nazionale della Lega, Matteo Salvini, la seconda è la mia. Chiediamo ai ministri dell’Interno, Luciana Lamorgese, e della Salute, Roberto Speranza, di fare cessare questa situazione indegna. Ringrazio Matteo Salvini per essersi esposto in prima persona nel voler risolvere un problema che è la palese dimostrazione di incuria e cattiva gestione dell’amministrazione comunale di Palermo. Ieri nel consiglio comunale straordinario da Leoluca Orlando ancora una volta sono arrivate risposte assolutamente insufficienti. Nelle interrogazioni che presentiamo viene sottolineato come la situazione ora abbia assunto pure carattere di emergenza sanitaria e chiediamo al governo nazionale di prendere in considerazione l’ipotesi della nomina urgente di un commissario alla luce dell’assoluta incapacità ed inerzia dell’amministrazione comunale palermitana”. Gli fa eco Matteo Salvini: “Ormai da parecchi mesi si protrae una situazione ignobile con quasi mille salme con relative bare a deposito, in attesa di sepoltura: palese dimostrazione di incuria e cattiva gestione con risvolti di carattere etico, per il mancato rispetto dimostrato nei confronti dei defunti e delle famiglie in lutto”.