“Rinasce la Democrazia Cristiana, è un sogno che si realizza”. Questo lo slogan dell’Assemblea della DC Nuova organizzata per presentare i candidati al Consiglio Comunale e alle Circoscrizioni di Palermo. L’evento, che si è svolto presso il cinema Multisala Politeama, ha visto la presenza dei dirigenti del partito e del candidato a sindaco Roberto Lagalla.

“Oggi rinasce la Democrazia Cristiana ed è la realizzazione di un sogno non solo per me ma per le tante persone che hanno creduto in questo progetto – ha dichiarato il commissario regionale della DC Nuova, Totò Cuffaro -. Questo momento, davanti a tutta questa gente, ha un importante valore personale: è il mio riscatto morale. Lo dovevo a me
stesso, alla mia famiglia e a chi ha continuato a sostenermi e starmi sempre vicino. L’obiettivo della DC Nuova è riportare all’interno della scheda elettorale un’idea che è quella che si fonda sui valori. Per le Amministrative di Palermo abbiamo voluto candidare tanti giovani e tante donne perché riteniamo che occorra ripartire da loro per cambiare volto alla città di Palermo che si trova in una situazione disastrata: dal bilancio alle infrastrutture, dal commercio ai trasporti fino allo sport con infrastrutture fatiscenti o non agibili”.

Cuffaro, senza entrare nel merito delle polemiche che hanno riguardato l’appoggio di due condannati (lui e Dell’Utri) a Lagalla, ha affrontato anche il tema della questione morale: “Ho grande rispetto per Maria Falcone. Io il 23 maggio sarò fra le migliaia di palermitani che si fermeranno a pregare per Giovanni Falcone, perché è un eroe di tutti e guai a farlo diventare un eroe di parte”. “E ancora: “Peccato che si siano accorti del mio abbraccio a Lagalla con qualche ventennio di ritardo – scandisce – L’ho scelto come mio assessore nel 2006, è mio amico dai primi anni di università, siamo amici di famiglia, il mio rapporto con Roberto è al di fuori e prima della politica. Chi ha fatto il rettore dell’Università credo che abbia merito e titolo per poter fare il sindaco e se c’è una cosa che Lagalla non farebbe mai è farsi condizionare da me”.

“Il nuovo soggetto politico della Dc – ha commentato Lagalla – si schiera con donne e uomini che intendono contribuire al processo di cambiamento e innovazione di questa città. Sono convinto che l’alleanza forte e coesa all’interno del centrodestra, recuperando un orientamento smarrito, può e deve rappresentare il senso e il significato nuovo di una Palermo che si vuole rilanciare. Occorre ritrovare una collaborazione forte tra pubblico e privato, associazionismo, volontariato e rompere un muro che per troppo tempo ha caratterizzato l’andamento di Palermo”.