Il Ceo di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, ha scelto di replicare all’articolo pubblicato sul nostro giornale (intitolato “Il grande bluff dei cieli”) in cui si evidenziano i tagli operati dalla sua compagnia su Comiso e Catania. E, più in generale, la diminuzione dell’offerta di Aeroitalia, già in atto da alcuni mesi. Intrieri ha ribadito innanzitutto come la sua è “una compagnia aerea Italiana e non Siciliana, con sede in Roma che dopo due anni ha l’onore di dare lavoro a circa 300 persone molte delle quali provenienti dalla cassa integrazione di Alitalia, Meridiana e Blue Panorama. Abbiamo sin dall’inizio puntato sulle due isole maggiori del nostro Paese che sono i pilastri del nostro network e basandosi su questo modello di business abbiamo iniziato il nostro percorso industriale”.
Intrieri, oltre a denunciare “articoli sulla compagnia che dirigo pieni di notizia non vere e nel migliore dei casi totalmente distorti”, tuttavia senza confutare le informazioni fornite (a cominciare dai tagli operati sulla Catania-Bergamo, sulla Comiso-Bologna e sulla Comiso-Roma a partire dal prossimo aprile), spiega inoltre che “Aeroitalia secondo i dati ufficiali 2023 è la aerolinea che è cresciuta di più nei cieli italiani. Non siamo la compagnia di nessuna area politica, perché non facciamo politica”. Nessuno, per altro, ha affermato il contrario. Buttanissima ha più volte evidenziato l’entusiasmo del presidente Schifani nell’introduzione di un “terzo vettore” (contro il duopolio Ita-Ryanair), la cui capacità concorrenziale avrebbe dovuto provocare un abbassamento generale dei prezzi. Secondo Intrieri c’è stato: “Le tariffe sulle rotte che operiamo da e per la Sicilia si sono abbassate di circa il 30% e questo è un dato inconfutabile”, sostiene l’Amministratore delegato di Aeroitalia, senza alcun accenno ai periodi di alta stagione, a partire dalle festività natalizie. In quel caso, volare con Aeroitalia o con altri, corrisponde a un salasso.
Nella sua nota al nostro giornale Intrieri sottolinea che “in Sicilia abbiamo superato ogni più rosea aspettativa con circa 200 mila passeggeri trasportati in 7 mesi sulla Palermo Roma, 100 mila passeggeri trasporti in 3 mesi sulla Catania Roma a cui si uniscono i 45 mila su Bergamo ed un totale di 100 mila passeggeri trasportati nelle nostre operazioni su Comiso in 7 mesi. Direi che aver fatto viaggiare 450 mila passeggeri in così pochi mesi da e per la Sicilia sia in assoluto un risultato più che ragguardevole per una nuova entrante sul mercato. Ci prepariamo ad un’estate per noi importante dove aumenteremo le nostre frequenze da e per la Sicilia e aggiungeremo ulteriori destinazioni”.
I numeri, probabilmente, sono in linea col piano industriale di Aeroitalia (se così fosse: onore al merito). Ma, spiace constatarlo, non coincidono – non ancora – con la pretesa di concorrenza ed economicità che Schifani e tutti i siciliani si aspettano dal trasporto aereo per l’Isola e dall’Isola. Inoltre, altro tasto dolente che segnaliamo al signor Intrieri, continuare a cancellare voli e tratte con poche settimane di preavviso cozza con la pianificazione dei viaggi da parte dei passeggeri, che proprio per questo (Comiso ne è un emblema) preferiscono spostarsi altrove, scegliendo altre compagnie, per non incorrere in cambi di programma spiacevoli.