La perestroika, il crollo del Muro di Berlino, la fine della guerra fredda, il disarmo nucleare, il ritiro dall’Afghanistan: il nome di Mikhail Gorbaciov, spentosi oggi in ospedale all’età di 91 anni dopo una lunga malattia, evoca un’intera epoca di cambiamenti storici conclusasi nel ’91 con il crollo dell’Urss, di cui fu l’ultimo presidente prima di cedere il potere al suo rivale Boris Ieltsin. Gorbaciov arriva dalla provincia, da un villaggio della regione meridionale di Stavropol, dove nasce il 2 marzo 1931 da una famiglia di agricoltori che gli trasmette l’amore per la terra e le cose semplici. Dopo un’esperienza nel Komsomol – la gioventù comunista – ancora impregnata di retorica staliniana, sbarca a Mosca all’inizio degli anni Cinquanta e si laurea in giurisprudenza nel 1955. Continua sull’Huffington Post